venerdì 5 giugno 2015

IL DIRITTO NELLO SPORT È DI CASA

INTERESSANTE CONVEGNO A POTENZA SUL RAPPORTO TRA SPORT E DIRITTO

Finora lo sport era lo sport e nient'altro.  Sembrava quasi un corpo separato della societá in cui avevano valore soltanto gli arbitri e le regole sancite nel corso del tempo,  accettate dalle societá che si adoperavano bene o male  per metterle in pratica sul terreno di gioco ma anche in altre sedi.
Oggi lo sport è regolato dal diritto,  sicchè non ci sono comparti, non ci sono settori che possano dirsi davvero autonomi, nel senso  di escludere qualunque correlazione con la giurisprudenza o il diritto in linea generale.
È quanto emerge dal convegno promosso a Potenza dall'Associazione avvocati matrimonialisti d'intesa con il Garante per l'infanzia e l'Adolescenza, Vincenzo Giuliano.      Ai lavori è intervenuto, per il Consiglio dell'Ordine, l'avv. Francesco Potenza. 
Dunque il diritto disciplina lo sport. Inevitabile.
Nomi di spicco sono giunti anche da altre regioni. 
Avvocati ed esperti hanno richiamato l'attenzione sul fatto che tanti aspetti vanno emergendo proprio ora mentre cresce il dibattito sulle vicende attuali che lasciano spesso allibiti. Ma è il codice a prevalere.
Il prof. Emanuele Indraccolo, dell'Universitá di Salerno ritiene indispensabile che ci sia una sorta di intesa tra mondo giuridico e le strutture dello sport. Una disciplina puntuale deve interessare tutte le associazioni che operano in questo settore, ai vari livelli. Lo sport è un'attività umana. Che ci siano delle regole è fuori dubbio, ma bisogna considerare che le regole non possono mettersi in contrasto con l'ordinamento giuridico.
Indraccolo fa notare poi che dello sport, in dottrina,  se ne parla da tempo. 
"Ci sono tuttavia dei paradossi. Nel calcio, ad esempio, non sono ammesse le donne che svolgono questa attivitá a livello professionistico. Ma la Costituzione non impedisce qualunque forma di lavoro, svolto anche dalle donne.
Mi auguro, quindi, che da questo convegno  possano uscire degli orientamenti utili, per gli operatori dello sport ma anche per avvocati ed esperti del ramo."
Luciana Iannielli, segretario in Basilicata dell'Associazione avvocati matrimonialisti, parla di uno sport pulito. Uno sport che recuperi i ragazzi e li inviti a socializzare sottraendoli ai mille rischi, droga compresa. Ma anche ad un uso scorretto di computer, telefonini ed altro ancora.  
Insomma un messaggio alla societá parte dal Convegno di Potenza: creare una coscienza dello sport come di un'attivitá nel pieno rispetto della legge.
Sicchè le associazioni hanno il loro valore, sostiene il Garante Giuliano, in un'ottica tendente a sollecitare un vero protagonismo che si richiami soprattutto all'educazione dei giovani.

Nessun commento:

Posta un commento