sabato 20 gennaio 2018

IL 2019 SIGNIFICA ANCHE AMBIENTE


               
La torre di cartone verso il 2019 (foto R. De Rosa)
           

Magnifico colpo d’occhio nella due giorni che ha inaugurato a Matera il conto alla rovescia verso il 2019. Giovani, tanti giovani con il giubbotto grigio Cantiere Matera impegnati a costruire la bellissima scultura di cartone, opera di Olivier Grossetéte: una torre poi distrutta in una miriade di suoni, canti e tante feste per questa città che racchiude in sé davvero tutto arte, poesia, cultura e scienza.
Non è un caso se  nello stesso giorno Matera ha consolidato la sua vocazione alla tutela dell’ambiente inaugurando la nuova sede dell’Arpab, un presidio essenziale per la salaaguardia dei cittadini e del territorio contro pericolosi attacchi di ogni genere. La nuova sede dell’Arpab con le sue strutture è il simbolo di “una ritrovata efficienza dell’agenzia” ha osservato il Governatore  Marcello Pittella. “Un’Arpab forte, ha proseguito, garantisce i controlli e un monitoraggio costante nonché una presa diretta sul territorio.” Soddisfazione dell’assessore all’Ambiente, Francesco Pietrantuono intervenuto alla cerimonia.
1800 metri quadri, con una costo di circa 4 milioni di euro. Al personale in servizio - si legge in una nota dell’Ufficio stampa della Regione - si aggiungeranno altri 26 interinali. Uno stanziamento di 40 milioni di euro permetterà di assumere altre 80 unità lavorative e di procedere all’acquisto di nuove attrezzature di ultima generazione. Costante, inoltre, la collaborazione con CNR ed ISPRA per fronteggiare le tante emergenze ambientali tuttora in atto, ha rilevato il direttore dell’Arpab, Iannicelli.  

giovedì 18 gennaio 2018

LE MERAVIGLIE DI ALBERTO ANGELA



                         
Il simbolo di Matera 2019 (foto R.De Rosa)
   

Matera su RaiUno nel programma di Alberto Angela. Grande risultato soprattutto per far conoscere una realtà che molti degli stessi lucani non hanno probabilmente mai avuto occasione di vedere e di apprezzare. Uno spettacolo a tutto campo, la civiltà rupestre che lancia un messaggio: Matera Basilicata 2019 parte proprio da questo progetto che la televisione ha diffuso in mezzo mondo con l’abilità di un grande comunicatore. Riuscire a trasmettere  non solo la bellezza dei luoghi, quanto una miriade di sensazioni e di sentimenti. Ottimo risultato che inaugura il conto alla rovescia verso il 19 gennaio del .
Nasce così la Capitale europea della Cultura, lanciata ormai verso nuovi orizzonti. 
Concorda con me su questo tema il responsabile dell’Ambiente, Francesco Pietrantuono, impegnato a valutare quale possa essere il percorso per dar risalto alla cultura del territorio, immersa nella storia, nel passato e nel presente. Le chiese rupestri, i Sassi, e poi tutto il capitolo di letteratura e di poesia che si fonde  con una realtà capace di attrarre un turismo internazionale di alto livello. 
La fisionomia di Matera nasce e si consolida nel corso dei secoli, grazie all’opera di pittori, artisti, scultori, registi, sceneggiatori. I nomi altisonanti di Pier Paolo Pasolini e di Mel Gibson sono il punto di approdo di una intera stagione in cui letteratura e ambiente hanno marciato di pari passo, sicché il cinema si è fatto interprete di un mondo pieno di stimoli. Una mondo difficile tuttavia da approfondire nel suo significato e nella sua vera consistenza. 
Il programma di Alberto Angela apre scenari importanti e sancisce praticamente il ruolo di Matera Basilicata Capitale europea della cultura per il 2019. Fa bene, anzi benissimo, la Regione a valorizzare questi momenti attribuendo alle iniziative, a un anno esatto dal grande Giorno, il valore di una festa senza confini, che sarà ripresa e trasmessa dalla Rai a voler significare l’importanza dell’evento, ormai sempre più vicino.  


lunedì 15 gennaio 2018

IL PLENUM PER MATERA - BASILICATA 2019


                            

IL CENTRO DI GEODESIA SPAZIALE A MATERA

Il 2019 non è soltanto un traguardo. E’ ragionevolmente una sfida che promette di far voltare pagina  alla città dei Sassi, come da sempre viene definita Matera. Non so quanto questa definizione corrisponda tuttavia al grado di efficienza e di progresso già raggiunti motu proprio, con l’intelligenza degli abitanti, dei giovani, con il dinamismo e l’intraprendenza di tutti. 
Ecco cosa emerge in occasione del plenum, il primo della serie, organizzato in Regione dal Presidente Marcello Pittella, sostenitore del percorso fondato sull’impegno delle istituzioni e dei singoli, nessuno escluso.
Matera è sotto gli occhi dell’Europa ecco perché “occorre irrobustire l’approccio a una sfida inedita per il Mezzogiorno, entusiasmante ed esaltante.  Dobbiamo ripartire da un senso di responsabilità di tutti” ha sottolineato il Governatore lucano nel corso del suo intervento. 
Una circostanza che promette in ogni caso di cambiare ritmi di vita e modi di essere di un’intera comunità, non solo quella materana. Un impegno forse inedito, uno sforzo da compiere con la piena consapevolezza di questo banco di prova.  
Primo appuntamento, dunque, mentre la macchina organizzativa è in moto da tempo e il finanziamento dei 56 milioni di euro rende il percorso più agevole e meno accidentato. Soldi da spendere con oculatezza e trasparenza per ottenere il risultato di una fama internazionale che Matera ha costruito giorno dopo giorno, ormai da decenni.
Di mezzo c’è la Cultura, con l’iniziale maiuscola. Cultura di un popolo con le sue molteplici espressioni: ingegno, scienza, tecnologia e tanto altro ancora. Del resto i protagonisti sono indubbiamente consapevoli della posta in gioco, a cominciare dalla Rettrice Aurelia Sole che presiede la Fondazione, al sindaco di Matera, De Ruggieri. A tutti coloro che muovono le leve di quel potere destinato a far camminare la macchina del turismo e della scienza. Alla base di un grande interesse nei Paesi stranieri. Occorre sottolinearlo.
Bisogna riconoscere, in ogni caso, a Pittella un impegno straordinario che promette di diventare acceleratore di sviluppo, costruzione di una efficienza di governo attesa da tempo. Cultura del territorio e dell’ambiente, possibilità di costruire una stagione diversa della vita nella terra di tanti uomini illustri. Di tante intelligenze da mettere a frutto.  Ecco in cosa consiste l’appuntamento con il 2019, esattamente tra un anno.      

lunedì 8 gennaio 2018

"INVESTIMENTI, SANITA' E INTEGRITA' DEL TERRITORIO"


                                    
La conferenza stampa d'inizio 2018 

Affollata conferenza stampa d’inizio anno del Governatore della Basilicata, Marcello Pittella. Raffica di cifre e di informazioni sui progetti realizzati nel 2017 e sugli obiettivi che il 2018 pone all’intera classe dirigente del massimo ente territoriale.
Conferenza piena di attese e di interrogativi, ai quali il Presidente Pittella ha fornito una serie di risposte sostenute da indicatori non solo di fonte  regionale, quanto da informazioni obiettive provenienti dai centri e dagli istituti di ricerca. Informazioni non certo di comodo o di parte evidentemente.
Punto centrale un trinomio o una triade di argomenti, intorno ai quali ruota praticamente l’intero impianto del governo locale: Investimenti, Sanità e integrità. L’asse portante della conferenza, in effetti.
“Abbiamo raggiunto, per quanto riguarda gli investimenti, ha osservato Pittella, risultati positivi su mobilità e viabilità, sulla progettazione di opere strategiche, sull’utilizzo di di fondi per misure infrastrutturali, coesione territoriale e sociale, sul reddito minimo di inserimento. Penso inoltre ai 117 milioni di euro per le aree interne, alle risorse messe in campo per legalità e sicurezza, all’Industria 4.0, alla scuola 2.0, e ancora su banda larga e su ricerca e innovazione in agricoltura.”
Il prestigio della Basilicata si gioca tuttavia su sanità, difesa del territorio e occupazione, ecco il punto focale della Conferenza d’inizio 2018. 
Scelte che hanno posto Regione e Governo su un terreno di stretta connessione e di collegamento diretto, mentre la vigilanza sull’ambiente è un “inedito” mai sperimentato prima di questi anni, quando petrolio e rifiuti erano faccende che sembravano appartenere ad altri e non certo ai lucani, titolati a vedere e ad ascoltare da lontano il riflesso di informazioni approssimative, di politiche pressoché inesistenti con l’unico risultato di un rischio altissimo per territorio e cittadini che fa avvertire tuttora il suo peso negativo. Ma è dire poco. 
Il governo Pittella ha affrontato con coraggio e operosità il “toro per le corna” giungendo ad adottare provvedimenti estremi e rigorosi e ponendo i colossi del petrolio difronte ai loro obblighi e alle loro responsabilità. Non era mai accaduto che la Basilicata avesse detto NO all’Eni per quanto attiene a uno sfruttamento del sottosuolo capace di produrre danni ingenti al territorio e alla salute, perché non c’era mai stato un faccia a faccia serrato e intransigente con il cane a sei zampe. Ora tutto questo non solo si verifica ma diventa metodo di governo e logica politica sostenuta da fatti completamente innovativi. Non è forse un voltare pagina? Non è forse il segno del buon governo?
Ecco dunque l’auspicio di una Basilicata paragonabile al capodanno di Maratea, per il prestigio e la visibilità acquisita e da acquisire, non solo in Italia e in Europa non vi è dubbio. Per le mille cose ancora da fare avendo ben chiara la rotta che non è certo un percorso facile, né un sentiero privo di difficoltà. Governare questa terra richiede anzitutto onestà e spirito di sacrificio da mettere a disposizione della gente. Solo così si potranno affrontare con successo nodi vecchi e nuovi. Senza illusioni ma con realismo e rispetto per i bisogni di una comunità impegnata a determinare la svolta, di cui si parla ormai da tempo, forse da troppo tempo. 


lunedì 1 gennaio 2018

LA BASILICATA DEL CAPODANNO RAI


                         
Il Presidente Marcello Pittella con Amadeus
                          
"L’universo Basilicata", come lo ha definito Amadeus nel corso della lunga diretta da Maratea, la sera del 31 dicembre per l’Anno che verrà, ha conquistato ben dieci milioni di telespettatori. In onda i nomi più in vista della  musica mentre Al Bano e Romina hanno offerto uno spettacolo gradito alle migliaia di spettatori nella piazza della splendida cittadina del Tirreno, assiepati come sardine, in uno scenario che la televisione ha reso ancor più attraente e magico con le inquadrature del Cristo dall’alto della montagna fino ad arrivare alla folla, al porto con le barche illuminate con i diversi colori della festa. Si, una bella festa attraente e sontuosa, ma al tempo stesso per nulla scontata e anzi molto sobria. Insomma, alla portata della gente e dei giovani.
Uno spettacolo che fa conoscere a mezzo mondo la terra del mare e delle montagne, la terra di Matera 2019, promossa giustamente capitale europea della cultura per il suo dinamismo, le sue eccellenze, la sensibilità della sua gente e dei suoi artisti.
Un riconoscimento atteso da tempo, da una regione stanca di essere eternamente ai margini che ora vede apprezzare il suo prestigio con la sua vocazione a essere momento trainante di cultura e spettacolo, di arte e di storia ma nello stesso tempo di scienza. E di  natura, ovvio. 
Niente Sassi per fortuna nei vari collegamenti esterni, con un bel riferimento a Orazio, il grande poeta latino del non omnis moriar, non del tutto morirò. 
L’anno che verrà è indiscutibilmente il segnale di un cambiamento vero, come hanno fatto notare nella conferenza stampa di presentazione sia il conduttore, lo storico Amadeus, sia i dirigenti Rai e lo stesso Presidente della Basilicata, Marcello Pittella convinto assertore della necessità di una svolta, senz’altro indispensabile per scongiurare il baratro e la catastrofe. 

Questo spirito di un domani diverso ha trovato poi il corrispettivo nella esibizione dei due protagonisti, proprio a ridosso dello scoccare della mezzanotte con il 2018 ormai sulla soglia di casa, pronto a entrare a far parte della storia del mondo e delle vicende quotidiane di una regione in grado di imporsi all’attenzione nazionale. Una regione europea, in piena regola.