martedì 14 ottobre 2014

PETROLIO, ROYALTIES E ALTRO


intervista al Governatore Marcello Pittella

                             
                         Marcello Pittella (foto R.De Rosa)

Cresce l'attesa delle popolazioni della Val d'Agri per quanto riguarda la sicurezza del Centro Olio di Viggiano, e anche in relazione ai temi collegati al petrolio e alle royalties. Materia  complessa e difficile da dipanare, in cui confluiscono le decisioni del Governo e il ruolo della Basilicata in una dinamica di rapporti fra le istituzioni locali e nazionali. In definitiva una posta in gioco difficile, un banco di priva decisivo. 
Per di più in questi giorni è stato diffuso un documento, del Dipartimento per l'energia del Ministero per lo Sviluppo economico, a firma dell'Ing. Arnaldo Vioto, responsabile del settore, in cui si chiede tra l'altro a ENI di predisporre "uno studio tecnico progettuale da trasmettere al Ministero che esamini la fenomenologia registrata negli ultimi eventi in oggetto ed indichi gli interventi per minimizzare la probabilità del verificarsi di circostanze similari..." 
Lo studio dovrà essere pronto nell'arco di centoventi giorni. La nota si riferisce agli eventi accaduti nell'arco di tempo tra l'uno e l'otto settembre scorsi, quando ci fu un eccesso di fiamma dal camino del Centro Olio e si verificarono altri fenomeni che hanno diffuso inevitabilmente preoccupazione tra gli abitanti dell'area. 
Tra le numerose prescrizioni del Ministero a ENI figura, inoltre, la richiesta di precise garanzie in relazione agli addetti all'impianto. Si chiede in particolare di trasmettere i "curricula vitae" dei sorveglianti capi turno, del capo impianto, del responsabile di produzione, del responsabile di manutenzione, dell'addetto alla gestione delle apparecchiature ed installazioni elettriche e del responsabile del servizio sicurezza e prevenzione."  Prescrizioni davvero senza precedenti, Ciò evidentemente perché ci siano  garanzie nella gestione del Centro, in concomitanza con l'ampliamento dello stesso e con l'aumento delle estrazioni di greggio dal sottosuolo lucano, auspicato anche dallo stesso Presidente del Consiglio, infastidito dai veti dei "comitatini" lucani e dalla indisponibilità della regione a trasformarsi nella terra delle trivelle, da disseminare ovunque, praticamente. In terra ferma e in mare  senza alcun limite.
Su questo tema il Presidente Marcello Pittella non sembra intenzionato a transigere. Meno che mai a cedere difronte a richieste sproporzionate da parte delle compagnie, a danno del territorio e della salute degli abitanti.
"Al momento siamo in attesa che in Commissione, alla Camera, si discutano gli emendamenti che abbiamo proposto, di concerto con la delegazione parlamentare lucana,  a partire dal bonus carburante, all'espungimento dal Patto di stabilità delle royalties del petrolio, con riferimento all'articolo 16 e all'inclusione sociale.
Stiamo seguendo sia direttamente che a distanza il lavoro che Realacci e Braia stanno portando avanti in commissione e siamo in trepida attesa confidando non solo nell'ottenimento dei risultati auspicati perché consapevoli dell'importanza di una traguardo del genere. Del resto se vogliamo dare corso a un minimo di reddito di inserimento per i cassintegrati e per la mobilità in deroga, che non esiste più, abbiamo bisogno di recuperare le risorse necessarie."

D - Presidente Pittella, diciamolo francamente. Oggi la posizione di Renzi qual è. 

"Non direttamente ma indirettamente di grande apertura nei confronti della Basilicata. Per cui nel combinato che c'è tra legge di Stabilità nazionale e Sblocca Italia noi potremo trovare la soluzione ai problemi posti."

D - Quindi un momento di attesa, una fase interlocutoria, da vivere con una briciola di ottimismo che forse non guasta. Sottolineo forse.

"Siamo in un momento di attesa, ovviamente molto vigile. La partita è di quelle molto decisive per le sorti della Basilicata e per le prerogative della stessa regione, rispetto a una materia importante come quella delle estrazioni di petrolio."
   

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