giovedì 9 ottobre 2014

OSPEDALE DI VILLA D'AGRI: VERSO UN RADICALE RINNOVAMENTO

Intervista a Claudio Cantiani, sindaco di Marsicovetere

                                                       
                                                           



Non più un ospedale di zona, con i vari reparti. Con le strutture da cambiare e da migliorare inevitabilmente. Ma un centro di alta qualificazione con riferimenti alle aree in cui i problemi dell'ambiente fanno avvertire il loro peso sulla salute.
Del resto una scelta del genere è decisamente in linea con il ruolo di Villa d'Agri, ormai realtà evoluta e non semplicemente un paesino con quell'idea del piccolo è bello  assolutamente improduttiva. Ma un centro con una evoluzione del suo stesso tenore di vita, avvenuta progressivamente nel corso degli anni.
La riqualificazione dell'ospedale è stata  al centro di un affollato dibattito con il governatore della Basilicata, Marcello Pittella, con la partecipazione di amministratori e di numerosi medici, e di un pubblico particolarmente attento. Dibattito iniziato ormai da tempo, va detto. Da anni addirittura.
Riqualificare. Anzi orientare il nosocomio nella direzione della ricerca e in una dimensione ben più ampia di quella attuale: ecco la sfida. Si, una vera e propria sfida, in senso positivo, come la considera il sindaco Claudio Cantiani.
"La delibera regionale che individua l'Ospedale di Villa d'Agri come centro regionale per le patologie ambientali - sostiene Cantiani - rappresenta un grosso investimento sulla nostra realtà ospedaliera. Il nostro nosocomio esce da quella visione localistica per diventare centro di riferimento regionale per le patologie ambientali. Terminale di risorse e investimenti regionali, per una regione dove le criticità ambientali stanno diventando una vera e propria emergenza.Vista anche la grande attenzione che il mondo scientifico dedica ai problemi ambientali e alla salute , la regione con questo atto fa un passo importante e mostra grande sensibilità verso le tematiche ambientali e le varie criticità."

D- La posta in gioco non è piccola nè insignificante. Si parla di un coinvolgimento del CNR. Ma in che termini?

"Localizzare la sede del CNR di Pisa presso l'Ospedale:  il protocollo d'intesa ed il relativo progetto di sviluppo è in fase avanzata di realizzazione. Ciò rappresenta per l'area un risultato da non sottovalutare, segno che si inizia ad investire in ricerca e farlo qui in val d'Agri è un segnale non da poco."

D - In certo senso si fa strada l'idea che l'ospedale tradizionale possa essere totalmente sostituito da una struttura d'eccellenza. Nuova e diversa. Il nuovo che avanza, in genere, incute paura? Almeno frequentemente.

"Bisogna intendersi. Si tratta di innovare nel senso di migliorare assolutamente l'esistente. L'obiettivo è di mantenere e migliorare gli attuali standard. La Risonanza Magnetica va ad arricchire e completare una diagnostica già importante, la ginecologia e urologia oncologica, la riabilitazione del pavimento pelvico vanno a dare una specificità al reparto di ginecologia che con la perdita del punto nascite veniva ridimensionata, creare la immunologia clinica con il relativo potenziamento del laboratorio di analisi va ad arricchire ed aumentare l'offerta sanitaria dell'ospedale. Tutto questo unito all' impegno di risolvere i problemi della carenza di personale e all'ammodernamento tecnologico, va nella direzione di potenziare e migliorare la struttura .
E' chiaro che un ruolo essenziale spetta al personale tutto dell'ospedale, senza il quale tutto ciò non sarebbe possibile. Di qui deriva la condivisione del progetto stesso."

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