mercoledì 1 luglio 2015

SASSO E UN IMPRENDITORE "ILLUMINATO"

                            
                 Sasso Castalda dall'elicottero (foto R.De Rosa)

Anche Sasso, il mitico borgo lucano nel cuore dell'Appennino,  si accinge a partecipare a Expo 2015 con le iniziative in programma per il 7 luglio, quando il Parco Nazionale cercherà occasioni per affermare una sua presenza qualificata nella esposizione universale. Traguardo certo non facile. 
Sasso Castalda tuttavia parte con il piede giusto. Si propone di far conoscere al mondo quell'insieme di storia, di cultura e di scienza che fanno grande una tra le più piccole realtá del Sud. E' la terra d'origine di Rocco Petrone, l'ingegnere della Nasa, "il lucano che ci portò sulla luna" come viene definito in ambienti scientifici. Ma non solo. Anche di Mariele Ventre, sinonimo dello Zecchino d'Oro e di don Giuseppe De Luca, il sacerdote che ebbe grandi frequentazioni in Vaticano e una ottima considerazione a livelli decisamente alti.
Per Sasso una rampa di lancio importante. 
Il sindaco, Rocco Perrone, illustra nelle grandi linee il suo progetto che da solo vale quanto il Parco se non di più. Anzi per il Parco rappresenta una occasione unica da non perdere, se la giovane area protetta riesce a rendersi conto che la scienza e la cultura, oltre alle prerogative naturali di cui dispone costituiscono un forte elemento di richiamo per un bacino di utenza non solo italiano, ma internazionale. 
Perrone fa leva, infatti, su idee importanti e c'è da dargli pienamente ragione. Tra questi il "ponte alla luna" (un ponte tibetano che fará vivere l'emozione di camminare sospesi nel vuoto), mentre si dovrá adeguatamente divulgare l'esito di una ricerca geologica su un geosito di notevole interesse che dimostra, a parere degli studiosi e di scienziati di fama, come questa localitá sia emersa dal mare, qualche miliardo di anni addietro. Ieri l'altro, insomma.
Sasso, nel cuore dell'Appennino lucano Val d'Agri Lagonegrese, si propone poi come un potenziale centro di assistenza agli anziani, per un reinserimento sociale di pazienti con patologie psichiatriche e di giovani migranti. Tutto comunque da definire ancora. Non é roba da nulla, in ogni caso. Ma qui entra in campo una collaborazione con l'imprenditore che ha vinto la gara e dovrebbe ormai decidersi a investire in questa che può rivelarsi una sfida importante. Dovrebbe, obbligatorio il condizionale giacché finora, osserva il sindaco Perrone, non ci sono segnali che depongano per uno slancio vero e proprio dimostrando una precisa volontá in tal senso. Tutto  ha marciato come il trenino delle ferrovie appulo lucane. Un treno dal passo della lumaca.
Certo, la posta in gioco non è di poco conto. Con o senza Expo rimane in piedi un dato di fatto: Sasso è l'asse portante del Parco nazionale e di questo bisognerà davvero tener conto in tutti i sensi.

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