giovedì 23 luglio 2015

MARCELLO PITTELLA: ABBIAMO DETTO TRE NO AL GOVERNO, ORA CI DEBBONO ASCOLTARE

                                                               
                         Marcello Pittella

Il Governatore della Basilicata, Marcello Pittella, non ha dubbi: l'unitá tra il popolo e le istituzioni è assolutamente necessaria per far valere le richieste dei lucani sui temi del petrolio e dell'ambiente, più in generale. Per fare in modo che il governo Renzi non consideri il territorio lucano una fetta d'Italia di cui si possa liberamente disporre, come una servitù senza limiti, oltre ogni ragionevole possibilità. Aggiungerei oltre ogni decenza.
Certo, doverlo precisare significa riconoscere, in ogni caso, una fragilità  strutturale di una realtà geografica per la quale, nei decenni scorsi, non sono state messe in atto politiche in difesa del peso di questa regione del Sud, da sempre collegata (starei per dire asservita) a interessi ben più importanti. Che hanno radici non certamente recenti.
La Lombardia, ma nemmeno la Toscana o l'Umbria, avvertirebbero l'esigenza di dover trovare la necessaria unità del popolo e delle istituzioni per imporre una linea sacrosanta e ineccepibile legata alla sovranità del territorio e al rispetto di regole attinenti alla salvaguardia di certi equilibri ambientali e della salute. Mi sembra fin troppo ovvio.
Oggi la Basilicata invece si spacca: da un lato le istituzioni, dall'altro pezzi di rappresentanze del mondo politico ambientalista che contestano a loro volta soprattutto la condotta della Regione. 
Beninteso:  nulla da eccepire in ordine a una linea di forte presa di coscienza dei temi in campo che potrebbe, anzi dovrebbe tradursi, in un dialogo costante con i livelli decisionali locali. Non vi sono altre scelte. Del resto Scanzano insegna. 
Sicchè a questo punto, di fronte alla possibilitá di ricorrere finanche al referendum abrogativo di alcuni articoli (operazione tuttavia complessa e lunga, dagli esiti non scontati, proprio perchè proiettati in un futuro non vicino),  la questione dominante rimane una sola. In che modo è possibile costruire una unità reale, non di facciata, tra il popolo lucano e le istituzioni che lo rappresentano. Ecco cosa risponde il Presidente della Regione, Marcello Pittella.
"Senz'altro si, se le istituzioni mettono in campo una operazione verità, non solo nelle cose che dicono ma anche negli atti che producono e se si evitano da tutte le parti strumentalizzazioni, mistificazioni e falsitá, questa unitá sarebbe possibile raggiungerla.
Se noi consegnassimo all'opinione pubblica, giá stanca per altri motivi, una reale condizione di iniziativa  politico amministrativa messa in campo dal governo regionale e da quello nazionale, noi avremmo riposte sicuramente più unificanti rispetto a una battaglia che ci deve vedere tutti protagonisti.    
Abbiamo detto giá tre no. No alle trivelle in mare, no a una estrazione che vada oltre i 154 mila barili al giorno, stabiliti nel 1998, e no a un utilizzo del territorio oltre a quello già destinato alle estrazioni petrolifere.   
Dopo questi tre no, dopo che li abbiamo reiterati per molto tempo, ratificati e confermati, tradotti anche in atti amministrativi di diniego, il tutto si deve tradurre in una posizione unitaria delle istituzioni e del popolo della Basilicata da far valere sul tavolo del Governo nazionale.  
Non ci sono molte altre alternative, del resto."

Nessun commento:

Posta un commento