sabato 4 luglio 2015

IL POLMONE VERDE DEL SUD A EXPO 2015

                              


I Parchi del Sud a Expo di Milano. L'offerta natura, tra le migliori in Italia, si trasferisce nella metropoli lombarda ogni giorno alle prese con problemi di inquinamento, di qualità della vita,  con o senza gli immigrati che pure rappresentano una questione tra le tante da risolvere in modo adeguato.
Il primo ad affrontare la sfida è l'Appennino con le sue cime, tra le piú innevate del Sud durante l'inverno, con le faggete, con la sua storia e le sue tradizioni alle quali non si può certo chiudere la porta in faccia.
Un mix equilibrato di natura e cultura, dunque. Con l'archeologia che riporta finalmente in prima linea i tempi dei romani fondatori dell'antica Grumentum, mentre la ricostruzione del passato e l'interpretazione del presente appaiono orientate verso scelte di modernizzazione che dovrebbero servire a ridurre quantomeno la forbice rispetto al Nord e a trasformare alcuni dati negativi in una offerta positiva della Basilicata "bella scoperta".
Sarà la Basilicata davvero una bella scoperta, a livello nazionale e internazionale? Ecco l'interrogativo pressante. Ma soprattutto inevitabile. Un interrogativo che rappresenta per un verso una sfida e per l'altro disegna la volontà di entrare nei grandi circuiti, senza limiti di tempo e di spazio.
Fra l'altro Gianpiero Perri, teorico ed esperto di turismo e sviluppo delle aree interne, direttore dell'azienda per la promozione del territorio, non esita a puntare tutte le carte sui termini di una politica innovativa che collochi parchi e riserve naturali in una posizione di assoluto rilievo, avendo alla base idee chiare ed effettiva capacità di orientare le scelte in modo positivo. Nella sua introduzione alla conferenza stampa di presentazione dell'evento, Perri ha infatti rimarcato l'esigenza di imprimere una svolta al tradizionale e improduttivo concetto di un turismo del tutto attendista. Un turismo che aspetta un futuro ancora da costruire.
Al riguardo l'esperienza di un piccolo borgo di montagna, qual è Sasso, può imporsi e dare risultati concreti. Le cooperative e l'imprenditore che hanno aderito al patto, sottoscritto recentemente per la realizzazione di un centro di assistenza e soggiorno, debbono essere  all'altezza della posta in gioco e non aspettare tempi biblici per spendere qualche quattrino e avviare l'attivitá prevista.
Ci si chiede, poi, cos'è in effetti l'esposizione internazionale, a quali esigenze obbedisce e quali obiettivi persegue.
Expo è una rassegna scientificamente concepita con alla base un'idea forte da contrapporre ai grandi temi della fame, del cibo e dell'acqua: in questo senso per i Parchi del Sud (Appennino, Pollino, Cilento e Gargano ma non solo) esiste una sostanziale coincidenza con le questioni di fondo che l'esposizione pone. Si tratta di far valere certe prerogative e di imporle all'attenzione di ambienti di tutto rilievo, economico, politico, ma anche sociale. In questa operazione il sindacato può essere utile, a patto che la consideri in linea con le sue funzioni ed i suoi interessi.
A giudicare dai preparativi della vigilia, i Parchi del Mezzogiorno hanno individuato nella Mondadori l'elemento di amplificazione di certe istanze che dovrebbe riuscire  a far valere il peso specifico delle varie proposte. Tutto questo con una buona dose di ottimismo, sperando che non sia pura illusione la possibilità di utilizzare Milano ed Expo 2015 come veicolo per mettere in circolazione messaggi assai precisi. Ben mirati, soprattutto. E sorretti da un'idea di produttivitá reale delle aree interne.
Venite al Sud, visitate la Basilicata di Rocco Papaleo da una costa all'altra, ad esempio, sono frasi che scavano in profonditá. Sperando che anche il fascino di Matera 2019 dia i suoi frutti e che ci sia una volontà politica orientata concretamente in questa direzione. Altrimenti ogni sforzo sará inutile.

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