sabato 16 maggio 2015

LA PUGLIA A EXPO, UN MESSAGGIO ALL'UMANITÁ





                                     La Puglia a Palazzo Marino per Expo 2015

Francesco Lenoci, professore di economia in Cattolica a Milano, "trasferisce" la  Puglia a Expo 2015. Grande trovata, non certo meramente pubblicitaria, ma ricca di contenuti al punto da apparire una  strategia vincente per aprire a questa terra del Sud orizzonti forse insperati. E non solo alla Puglia quanto all'intero Mezzogiorno, Basilicata compresa, vero polmone verde. Serbatoio di risorse  grandiose. Terra con una storia non certamente marginale. Da Orazio alla Magna Grecia gli scenari si arricchiscono di mille opportunitá.
Lenoci chiarisce il significato stesso di Expo con la  presentazione di una gamma di prodotti tipici al pubblico della rassegna internazionale, in cui sono comprese tutte le straordinarie capacitá della grande Puglia: dal pane, ai dolci, ad altri cibi. Figura in effetti  tutta la cultura di una terra  lambita dal mare con il Salento delle musiche e il barese dei piatti di sempre. Del cibo antico e genuino: una tradizione nella tradizione. Anzi mille tradizioni a confronto nel grande contenitore internazionale.
Mi ha colpito vedere Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, stracolmo di pugliesi, tutti pronti a testimoniare i mille significati di una esposizione che parla al mondo intero. Non ad un lembo del pianeta. 
Dalla Puglia parte un messaggio. Secoli di tradizioni, di agricoltura, di esperienza e di ospitalità fanno di questa parte del Sud un gioiello capace di invitare tutti a misurarsi con i problemi dell'oggi e del domani. 
La grande passerella di Expo 2015 si apre, dunque, al mondo con le sue realtá migliori. E la Puglia, con la forza del suo carattere, appare sin da ora destinata a imporsi e ad avere successo, fino ad apparire in tutta la sua essenza. Fino a svelare quell'intreccio di storia e cultura, di passato e presente che fa di  questa terra un forte elemento di richiamo. 
In primo piano Lenoci colloca la figura dell'umile vescovo, amico dei poveri, dei giovani e dei diseredati. Don Tonino Bello.  Amico fraterno di quanti  vivono nell'incertezza dell'oggi e del domani, perseguitati dalle malattie, dalle carestie. Dalla fame e dai traumi che hanno sfigurato l'uomo. Expo è, oltretutto, una porta aperta per la sopravvivenza dell'umanità sul pianeta che rischia di non riuscire a garantire, in un futuro non lontano, acqua e cibo ai suoi abitanti. 
Don Tonino Bello è una rivelazione del nostro tempo. Parla  a milioni di uomini e di donne che guardano smarriti certi scenari di distruzione dai quali cercano di fuggire affrontando l'incognita del futuro.
Accanto alla grande figura di don Tonino, la Puglia di Expo deve ospitare un altro capolavoro del nostro tempo: Padre Pio da Pietrelcina. Un santo dei nostri giorni, un mediatore tra il Risorto e l'umanitá lacerata dalle guerre e percorsa dal male: un messaggio forte  non solo a Milano, ma al nostro tempo.

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