lunedì 25 maggio 2015

CERCEMAGGIORE, FORTE RADIOATTIVITÁ VICINO AD UN POZZO DI PETROLIO DISMESSO




A Cercemaggiore, in Molise, cresce enormemente la radioattivita in una zona dove  fino a qualche tempo addietro esisteva un pozzo per l'estrazione del petrolio. La zona è stata delimitata e recintata, anche se solo con nastro bianco e rosso.  Sicchè in teoria animali e persone possono tranquillamente entrare con evidenti rischi di contaminazione.
L'argomento é stato oggetto di una inchiesta del Tg2 realizzata dal collega Donato Placido, trasmessa nella edizione delle 20,30.
Inchiesta che mette in risalto particolari decisamente allarmanti e pone una serie di interrogativi, ancora senza risposta. Come e perché questa radioattività con raggi gamma? Non solo. Nel corso dell'inchiesta, in cui si fa esplicito riferimento alla reiniezione di acque provenienti dai pozzi di petrolio, l'ex sindaco di Cercemaggiore parla di Melfi lasciando intendere che delle acque radioattive sarebbero arrivate appunto dalla Basilicata. Ma questo passaggio non è affatto chiaro.
Certo, la situazione di Cercemaggiore è  inquietante anche perchè non si manifesta alcun impegno a risolvere rapidamente l'enigma della radioattivitá, da parte di Arpa Molise nè delle autoritá sanitarie. 
Ho informato della cosa la professoressa Albina Colella, dell'Universitá della Basilicata, che si sta giá muovendo con lo scopo di fare piena luce sulla vicenda, per ora molto misteriosa e complicata. Ma anche inquietante, a dir poco.  

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