sabato 27 gennaio 2024

QUANDO L'UMANITA' INCIAMPO' NELLA TRAGEDIA IMMANE







Quell’infanzia rubata, i volti scavati dal terrore, lo spettro di una fine tremenda aleggiano ancora sui campi di sterminio.
Le scolaresche invadono Auschwitz con un vociare diverso dal solito che ha il sapore della presa d’atto di una sciagura così lontana nel tempo e tuttavia così vicina nelle coscienze. 
Le braccia tese ricordano ancora oggi che Auschwitz non passa, non si annienta, e non si cancella. Un monumento alla crudeltà infinita, all’odio razziale, alle vittime indifese dall’orrore dei carnefici. Mai più si sente ripetere. Ma non c’è il rischio di un agguato micidiale? Si un rischio nient’affatto scongiurato per quanto considerato remoto e addirittura impossibile.

Nessun commento:

Posta un commento