lunedì 27 agosto 2018

PERCHE' RINUNCIARE ALLA SCIENZA?



Il 2019 alle porte impone alla Basilicata di fare i conti con una realtà in forte evoluzione: quella del giorno per giorno, ma anche quella ormai consolidata e tale da rappresentare per molti versi un traguardo raggiunto, a costo di grandi sforzi e di un impegno innegabile, sia sul piano individuale  ma soprattutto delle scelte politiche. 
Siamo al giro di boa. Ad una stagione in cui inevitabilmente i dati obiettivi fanno sentire il loro peso. Ritorna, tra i tanti, il tema della facoltà di medicina da istituire facendo i conti con gli scenari del momento e con quelli futuri, in seno all’ateneo lucano. Sorprende molto che l’ipotesi incontri sin da ora resistenze formidabili e per buona parte del tutto ingiustificate. La facoltà di medicina e chirurgia non è da porre in relazione soltanto al numero di medici di cui la Basilicata potrebbe disporre. E’ piuttosto espressione diretta del cammino della scienza che in questa terra sembra destinato a registrare importanti successi, in grado di consentire alla sanità lucana di competere in un ambito non solo interregionale ma nazionale. 
Ormai questo settore, sul quale si riversano giudizi spesso immotivati, raccoglie consensi fuori dall’ambito del Mezzogiorno e fa parlare di sé anche al Nord, a Milano giacchè dispone di vere eccellenze da non sottovalutare in alcun caso. La richiesta pressante di una paziente siciliana di essere ricoverata a Potenza, nel reparto di Reumatologia del San Carlo che continua ad avere il suo prestigio anche dopo la scomparsa del prof. Olivieri, non è cosa di poco conto. 
E’ soprattutto la ricerca ad avanzare in una terra capace di ribaltare il suo destino, da semplice periferia della scienza ad anello importante in cui diversi studiosi mettono a disposizione le loro capacità per superare traguardi fino a ieri considerati lontani, se non impossibili. Il Crob di Rionero vanta risultati apprezzozabili per i suoi collegamenti con altri centri e altre realtà in Italia e all’estero. 
A contribuire al raggiungimento di determinati obiettivi è la ricerca finalizzata a stabilire un nesso tra ambiente e salute. Scelta non facile nella terra del petrolio, del nucleare, in cui il tema dei rifiuti rappresenta un banco di prova da non sottovalutare affatto. Eppure anche su questo terreno si stanno compiendo passi significativi.
Sicchè in uno scenario complesso l’ipotesi di una facoltà di Medicina, in stretto collegamento con altre realtà, non è da respingere. Meno che mai da criticare con la durezza imposta da finalità esclusivamente elettorali e non certo da argomentazioni degne di rilievo. 
La Basilicata non ha bisogno di colpi mancini, di spinte nulliste, di veleni capaci soltanto di minare alle radici il suo percorso. Ma del contributo e dell’impegno di tanti per affrontare scelte  decisive. Il 2019 è tra queste.   

                  

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