martedì 6 settembre 2016

UN BIGLIETTO PER LA COLLINA TIMPONI


                     
       La Collina Timponi consolidata (foto R. De Rosa)


La frana di Manchester è meta di un pellegrinaggio in tutte le stagioni dell'anno: giovani, famiglie e naturalmente studiosi raggiungono questa localitá per vedere e capire cosa può rappresentare una frana, un fenomeno naturale spesso indotto dall'uomo, in cui ci sono ingredienti i più disparati. Questo evento naturale è diventato in effetti un motivo di curiositá e di interesse specifico che induce molti a recarsi in visita alla zona. Conoscere significa in fondo appropriarsi di ciò che accade vicino o lontano da ciascuno di noi. 
 A trent'anni esatti dalla frana di Senise, in Basilicata,  tra le più disastrose dell'intero Sud con un pesante bilancio di otto morti, ci si appresta a organizzare un convegno in cui, accanto agli aspetti scientifici, dovranno confluire dati riguardanti le caratteristiche del territorio, la sua vocazione agrituristica e le peculiarità dei luoghi esaltati dal bellissimo spettacolo sullo sbarco dei greci sulle coste lucane. 
La frana della collina Timponi oggi è lì. Risanata con un'opera di bonifica lunga e complessa che ha restituito alla localitá l'immagine di una terra apprezzata e con molte caratteristiche che vanno dagli uliveti alla dolcezza del paesaggio, al quale fanno da sfondo la diga di Monte Cotugno e il parco nazionale del Pollino. 
La  scienza tuttavia ha la sua prioritá. A sostenerlo è Silvestro Lazzari,  all'epoca del disastro responsabile dell'ufficio geologico regionale, esperto di frane chiamato in causa dalla magistratura nel corso delle indagini per stabilire eventuali responsabilitá in ordine alla situazione della collina definita la collina della morte. 
Oggi Lazzari ripercorre quegli eventi e avanza una proposta, condivisa in pieno dal sindaco della cittá, Giuseppe Castronuovo: fare di Senise una sorta di laboratorio e di "vetrina" permanente capace di tenere vivo il dibattito sui temi del consolidamento dei centri abitati e delle aree destinate a ospitare insediamenti edilizi.
Il convegno dovrá essere in pratica il punto di partenza di un progetto che possa vedere in prima linea l'Universitá, il Cnr e vari soggetti professionali che hanno seguito da vicino la fase di recupero dell'area, in cui oggi spicca un traliccio con una statua della Madonna, a protezione della collina e con le case. È il segno della rivincita dell'uomo sulla natura messa duramente alla prova con diverse costruzioni sulle quali - ricorda Silvestro Lazzari - non c'era stato il consenso della Regione Basilicata.
Un capitolo ancora aperto, quello delle responsabilità riferite alla terribile frana di Senise? Probabilmente si. 
Oggi la collina appare come il risultato dell'ingegno dei tecnici che hanno agito guardando agli interessi della popolazione e al suo futuro. Forse per questo sarebbe logico che anche la collina Timponi diventasse meta di escursioni di studiosi e di gente comune. Possibilmente un particolare attrattore turistico. 

2 commenti:

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  2. Articolo esauriente e proposta condivisibile . A chiarimento,faccio presente che il sottoscritto è stato consultato all'epoca dagli organi inquirenti per acquisire informazioni tecniche sull'area e sul fenomeno e null'altro . Silvestro Lazzari

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