sabato 24 settembre 2016

PITTELLA A LA 7: IL MEZZOGIORNO VALORE AGGIUNTO



Sud o Mezzogiorno? Forse proprio questo è il tema centrale del dibattito che il Presidente della Basilicata, Marcello Pittella, ha introdotto in questa ripresa autunnale  dominata da pensioni e referendum e forse poco incline a  occuparsi di quella parte del Paese che vive non da oggi momenti di grande slancio accanto a vistose perdite di quota. 
Allora Sud o Mezzogiorno? Pittella non a caso parla di Mezzogiorno e fa bene a farlo per tenere lontana l'idea di un'area depressa, assoggettata alla forte spinta e al dinamismo di un Nord efficiente e produttivo. 
Ben lontano dal fare confronti tra le due aree (sarebbe di cattivo gusto, a partire dal titolo, per quanto provocatorio, del libro Il Sud deve morire)  il Presidente della Basilicata pone l'accento su alcune realtá che dimostrano intanto cose ben precise. 
Cicero non parla pro domo sua, si direbbe in questa circostanza. Ma con la consapevolezza di andare a esplorare un terreno sul quale, nonostante i silenzi di questi anni, si orientano molti sguardi del Paese e non solo. Ma anche di tante realtá europee e internazionali.
A parte il valore aggiunto, in termini di storia, natura e cultura oltre al turismo, Pittella richiama il ruolo della nuova classe dirigente meridionale, sottolineando tra le righe, e con una certa delicatezza, l'esigenza di pretendere che essa sia all'altezza della posta in gioco. Non lo dice espressamente, forse per non salire in cattedra e anche qui non fa male. Ma lo dice e si capisce bene. Meglio che se volesse rendere ancor più esplicito il concetto.
"Il denaro è importante ma non è tutto" osserva poi con garbo. Certo, classe dirigente meridionale e denaro hanno camminato di pari passo in questi decenni trascorsi, soprattutto. Sicchè si pone un bel problema a proposito, per cominciare, della spesa pubblica. 
Nel 1980 chiuse battenti, si fa per dire, la Cassa per il Mezzogiorno e il Corriere della Sera, memoria storica degli italiani, tutti senza distinzione, commentò che il solo intervento straordinario in trent'anni era costato la bella cifra di 144 mila miliardi di vecchie lire. Dove sono finiti questi denari? Una classe dirigente fatta di incapaci e disonesti o una bella responsabilità per l'intero Paese? Ecco l'interrogativo.
Oggi il Sud si caratterizza per mille opportunità, che spesso l'opinione pubblica ignora. Ad esempio Matera stessa non è solo la benedetta cittá dei Sassi, ma rappresenta piuttosto un centro di eccellenza per la ricerca e la tecnologia. Le Quasar, di cui si sente parlare spesso nella pubblicitá, sono le radiostelle che il Centro di Geodesia spaziale della Murgia materana esplora si può dire ogni giorno. Ma non è l'unico motivo per difendere questo Mezzogiorno: ce ne sono altri, tanti altri che possono indicare il senso della svolta, giá in atto.   
Per giunta l'intervento del Presidente Pittella nel Coffee Break de la 7 induce a ritenere che sarebbe ora di smetterla con il solito, banale dualismo. Il Nord da un lato, il Meridione dall'altro. Vecchia cultura d'altri tempi.  

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