La malattia investe la sfera dell'esistenza, porta a ripensare tutto, si legge tra le righe del suo intervento. Anche il modo di fare politica, soprattutto lá dove la politica deve essere un approccio costante con una dimensione concreta della realtá che la gente vive. E non mera illusione, se non proprio finzione.
Una corsa all'ospedale di Lagonegro, poi al San Carlo per un intervento che gli ha consentito di scongiurare le conseguenze di un infarto. E oggi Pittella parla nella stessa Sala Verrastro dove si tengono normalmente gli incontri con i giornalisti su temi che riguardano la vita del massimo ente territoriale, nei rapporti con il Governo e le altre regioni.
Sala che lo ha visto in questi anni affrontare anche il problema dei problemi, il petrolio. Parlare dei nodi del lavoro e della economia di questa terra che certo ha subito da alcuni decenni le più profonde trasformazioni ed i cambiamenti più significativi nel suo assetto strutturale.
Favorire la crescita e lo sviluppo, ha ribadito Pittella, con l'occhio rivolto ai giovani ai quali non si può lanciare un messaggio rassicurante che non sia fondato su dati di fatto. Su scelte precise di rottura con il passato.
L'incontro con la stampa, che segna la ripresa, ha voluto essere un giro d'orizzonte delle principali questioni da affrontare con la mente rivolta ai temi della sanitá. Quella sanitá di cui il Presidente Pittella aveva discusso più volte, recandosi di ospedale in ospedale, per dare e avere il senso di una riforma da attuare senza indugi nè tentennamenti ma nell'interesse della comunitá.
Il volo notturno per le urgenze e il potenziamento del 118 sono i punti focali del suo discorso, ieri e soprattutto oggi.
Si volta pagina dunque con un ritorno alle fatiche quotidiane e con sempre maggior vigore per vincere altre sfide e aprire nuovi scenari che riguardano il destino della Basilicata, una terra ben più grande di quanto si possa immaginare e forse ben più complessa nelle sue varie manifestazioni.
Buon lavoro Presidente Pittella.
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