lunedì 11 luglio 2016

POLLINO: AMBIENTE E RICERCA NEL CONVEGNO SUI GEOPARCHI


                        
              La Grande Porta del Pollino (foto R. De Rosa)


Si parla della nuova immagine dei parchi,  strettamente legata alla  ricerca su temi ambientali nella sua diretta connessione con il territorio. Un modo per qualificare il grande impianto delle aree protette in Italia, considerato in certi casi come un  punto di riferimento per il rapporto di queste realtá con la scienza. 
Parchi non tanto come aree di svago e diversivo per turisti e famiglie, quanto come momento di ricerca che impegna universitá e scienziati. Un mondo forse abbastanza "sommerso" fino ad oggi.
La prima Conferenza nazionale dei Geoparchi, con il Pollino al centro di un qualificato interesse, ha voluto rimarcare molti punti in tal senso. Il Presidente, Domenico Pappaterra, ritiene che si tratti di una svolta da mettere a frutto, capace di produrre significativi sviluppi. La tre giorni del Convegno ha aperto in sintesi un percorso nuovo, raccogliendo l'attenzione di soggetti interessati e di singole personalitá.
"Un grande riconoscimento, commenta Pappaterra, riferendosi alla scelta di tenere la prima conferenza nazionale dei Geoparchi proprio nel Pollino.  Sono grato ad Aniello Aloia per l' impegno, che riconduce ai suoi studi e alle sue ricerche. Il convegno sui Geoparchi dá intanto nuova linfa al nostro territorio, dal punto di vista degli scenari che si aprono. Ma anche per quanto attiene al riconoscimento delle peculiaritá del Pollino, e delle sue stesse potenzialitá, forse non del tutto ancora adeguatamente espresse."

Questo convegno rappresenta in ogni caso davvero una svolta.

"Sono arrivate  tante  personalitá. Ci sono state le Universitá che rappresentano per noi un sicuro punto di riferimento, a cominciare dall'Ateneo fiorentino,  il centro propulsore del processo di riconoscimento del Pollino come geosito. Senza escludere le nostre universitá e gli ordini dei geologi, dai regionali a quello nazionale. È stato coinvolto il mondo istituzionale. I ministeri dell'Ambiente e quello dei Beni culturali. Riconoscimento di tutto rilievo, in definitiva.
Una grande opportunità, da mettere a frutto a cominciare da subito."

Il Pollino consolida  dunque la sua funzione internazionale, proponendosi come attrattore scientifico per un verso. Ma sotto altri aspetti facendo avvertire il livello della sua consistenza.

"I geoparchi sono aree di grande attrazione sia per il grande pubblico, sia per esperti e studiosi. Il Pollino è una miniera di contenuti e informazioni di carattere geologico.
La presenza di Sammuri, presidente di Federparchi, ci consente di avere all'interno di Geopark un peso da non sottovalutare affatto. 
Si crea intanto un circuito nazionale di grande attrazione anche per tante  realtá che mirano a entrare a far parte dei geoparchi. Un particolare in grado di mettere in moto meccanismi importanti, destinati ad  essere elemento trainante per una cultura scientifica che fa dei parchi altrettanti elementi di sviluppo e di ricerca su un territorio che fornisce mille spunti alla comunitá nazionale e all'Europa in primo luogo. Anche su questo terreno il dialogo con l'Europa dovrá produrre dei frutti, in terminii di nuovi finanziamenti che mettano insieme gli sforzi di regioni, Governo nazionale e Unione europea. Un traguardo da raggiungere in tempi non lunghi."

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