martedì 12 aprile 2016

PADRE PIO NELLA MISERICORDIA DEL CRISTO



                             
         La Santa Messa celebrata per i Gruppi di Preghiera 
                  (Foto Michele Martino Uff. Stampa Casa Sollievo)


Sala come sempre stracolma di persone per il secondo raduno dei Gruppi di preghiera di Padre Pio, a Rionero, nel Nord della Basilicata, quasi ad un passo dalla terra che ospita il più grande stabilimento Fiat del Mezzogiorno. E non solo. 
Il Frate di Pietrelcina nominato, invocato, pregato da tutti come esempio di santitá e di una vita che non cede all'odio e alla competizione tra gli uomini, che richiama tutti alla condizione di figli di Dio. 
Tanti gli interventi per sottolineare l'attualitá dell'esempio di Padre Pio, considerato un mediatore tra il Cristo Risorto e l'umanitá del nostro tempo. Lui che fu perseguitato, additato come un cattivo sacerdote, un isterico addirittura. Ritenuto colpevole di comportamenti inimmaginabili,  frutto di maldicenze e di invenzioni. Pure invenzioni, volte a occultare la grandezza del suo spirito.
Lui che non pronunciò mai una sola frase a sua discolpa per dichiararsi innocente e ingiustamente accusato di tante atrocitá.
Il Frate  vive nella fede e nell'amore di quanti lo amano tuttora: "farò parlare di me più da morto che da vivo" la sua frase profetica che si avvera di giorno in giorno e vive nei suoi scritti, nelle lettere ai tanti figli spirituali, nei suoi pensieri rivolti agli ammalati, a quanto soffrono e stentano a sopportare ogni giorno la croce.
L'omelia di mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia e Presidente dei Gruppi di Preghiera ha ripercorso le fasi salienti e gli episodi di una vita definita di caritá e di amore verso il prossimo. Una vita misericordiosa e umile. Ma di una straordinaria dignitá e di una santitá non comune. 
Padre Pio apostolo del Cristo, capace di indicare agli uomini la via maestra. Non un integralista ma un cristiano per intero, non certo di facciata. Un sacerdote che ha dedicato la sua esistenza a confessare i peccati dell'umanità, all'interno  del confessionale nella minuscola chiesa di San Giovanni Rotondo.
E oggi, nella terra che lo ha accolto per mezzo secolo, il suo miracolo è davvero sotto gli occhi di tutti: Casa Sollievo della Sofferenza. Il suo ospedale che lui avrebbe voluto costruire addirittura tutto d'oro in omaggio al Cristo. 
Oggi, Casa Sollievo (come ha ricordato Giulio Siena, addetto stampa del grande nosocomio) è esattamente quel gioiello di fede e di scienza che Padre Pio fortemente volle. Un centro di ricerca intercontinentale che reca impressi gli sforzi dell'umile francescano. Le sue preghiere. Il suo interminabile sacrificio. 
A conclusione della mattina, piena di luce e con un tiepido sole primaverile, la celebrazione della santa Messa, presieduta da mons. Castoro. Toccante il richiamo a Padre Pio, in questa umanitá dilaniata da mille rivalitá. 
Una giornata piena di entusiasmo, lo stesso entusiasmo che il Padre suscitava nelle folle sventolando il suo fazzoletto dalla minuscola finestra della sua cella che affaccia sul sagrato del Santuario Madonna delle Grazie, a San Giovanni Rotondo, una sorta di ingresso che conduce al viale verso la nuova chiesa di Renzo Piano, un grandioso omaggio dell'umanitá al Santo del nostro tempo. Figlio del Sud.
Le foto di Michele Martino documentano istante per istante questa indimenticabile giornata di fede. Appuntamento per il prossimo anno a Viggiano, in Basilicata, la terra di Maria.


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