sabato 7 febbraio 2015

SANITA' IN BASILICATA: MATERA 2019 DÁ IMPULSO ANCHE ALLA SCIENZA

Intervista a Rocco Maglietta, dg del San Carlo
                                    
                        Rocco Maglietta DG del San Carlo



La sanità lucana  orientata verso traguardi importanti. Lo sostengono autorevoli esponenti del mondo scientifico, proprio nel momento in cui  questo aspetto, insieme ad altre questioni di primo piano, è stato al centro di un'audizione  in Consiglio regionale del responsabile del registro tumori. Tema di tutto rilievo il rapporto sanità ambiente, nel momento in cui le estrazioni petrolifere, e la presenza del Centro olio a Viggiano, continuano a suscitare non pochi interrogativi sui riflessi di questa attività, destinata peraltro a svilupparsi, sulla salute.
Al centro dell'audizione il tema della raccolta di dati e di vari elementi scientifici, sui quali sono rivolti gli sguardi di medici e ricercatori, per accertare se esiste un rapporto di causa effetto per il proliferare delle malattie neoplastiche in Basilicata. 
A quanto si apprende da fonti qualificate questa regione del Sud continua ad avvicinarsi  alla media nazionale della diffusione delle patologie oncologiche, come accade nelle aree a ben più  elevato tasso di industrializzazione. 
Da non dimenticare, inoltre,  che la Val d'Agri è il primo giacimento di petrolio in terra ferma a livello europeo. 
Naturalmente i dati vanno letti, confrontati, approfonditi, sostengono gli esperti, e su questo c'è comprensibile cautela, ma ciò non può significare che si debba rimanere a lungo nell'incertezza o, peggio, nel dubbio.
Peraltro il registro fotografa la situazione al 2010. Cinque anni inevitabilmente hanno un peso. Sicchè compito della comunità scientifica, non solo locale, è quello di fornire indicazioni il più possibile certe e attendibili. Di lavorare sui dati. Di dedicare un impegno davvero straordinario a questo argomento. Se l'allarmismo non serve, meno che mai è utile un'opera tendente a tranquillizzare in ogni caso l'opinione pubblica. 
Sul tema degli obiettivi della sanità in Basilicata il dibattito è decisamente aperto, proprio a partire dal rapporto ambiente salute. 
"Un sistema solido e serio, anche sotto il profilo dei conti" lo definisce Rocco Maglietta, direttore generale dell'Ospedale San Carlo di Potenza ed esperto in questa materia che coinvolge in campo nazionale strutture ospedaliere, centri di ricerca, università  e altro ancora. 
"Abbiamo un ottimo sistema, anche nel campo dell'emergenza, tale per cui un paziente affetto da una sindrome coronarica acuta riceve immediatamente, nel giro di trenta minuti al massimo, la possibilità di fare quegli accertamenti necessari, sia a Matera che a Potenza e di essere prontamente soccorso."

Qual è la posizione e il ruolo del San Carlo, Direttore Maglietta.

"Indubbiamente il San Carlo è all'apice del sistema, per qualità e quantità di prestazioni anche e soprattutto nell'emergenza massima. 
Rispondere concretamente all'emergenza non é facile. La distinzione tra attività programmabile ed emergenza consiste proprio nel dover garantire sempre strutture, mezzi e personale qualificati nell'arco delle ventiquattro ore. L'attività programmabile si muove evidentemente su binari diversi."

Quanto alle eccellenze della sanità lucana, c'è da rilevare che la Reumatologia si accinge ad avere il riconoscimento di Centro di Ricerca e cura.

"Abbiamo fatto richiesta e attendiamo la risposta del Ministero. Ma c'è di più. Abbiamo chiesto che l'IRCCS reumatologico debba avere un diretto rapporto, una stretta connessione con l'oncologia, non perché i due settori si assomigliano ma perché tecnologie, ricerca di base e strumentazioni hanno molto in comune. Mettendo in rete questo sistema avremo un migliore utilizzo delle attrezzature e di tutto l'apparato. Ad esempio:  il Crob di Rionero è dotato di una risonanza magnetica a tre Tesla, molto utile e con risultati migliori rispetto alle comuni RM. Estendere l'ambito di utilizzo di questa macchina è non solo importante, quanto efficace dal punto di vista dei risultati e della economicità della gestione."

C'è poi il capitolo degli screening che la Basilicata garantisce, non da oggi.

"Certo. Nel 1999 eravamo l'unica regione del centro sud e una delle cinque regioni italiane a garantire questo tipo di prestazioni, con indagini a tappeto. Ci sembra un traguardo di tutto rilievo che caratterizza l'intero comparto della sanità e non solo in maniera settoriale. Lo sforzo che stiamo facendo consiste proprio nel mettere a sistema queste disponibilità di mezzi, di professionalità."

Dottor Maglietta, si apprende intanto che anche l'oculistica di Venosa rientra nella sfera delle eccellenze, non solo locali. Sicchè questa regione, in fin dei conti, non è certamente marginale nè irrisoria. E merita per questo un riconoscimento dal Governo, oltre a Matera 2019.

"Non vi è dubbio. L'oculistica di Venosa ha raggiunto livelli importanti, con alta capacità di competere con altri centri, magari ben più noti. Ma i risultati parlano chiaro. Faremo il massimo degli sforzi per dare risalto a questa opportunità, già in rete candidando la struttura venosina ai trapianti. 
Tutte le eccellenze debbono essere distribuite sul territorio, senza escludere ovviamente Matera alla quale va riconosciuto un ruolo primario, per l'importanza e il peso della sua funzione culturale destinata a riflettersi sulla scienza. Una cultura scientifica di alto profilo ha il valore indiscusso di perno della vita sociale, oltretutto. Per giunta nè la Basilicata, nè Matera si sentono periferia della scienza. Ma centro di grande statura e di ottima qualità"

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