mercoledì 18 febbraio 2015

EXPO 2015, BEN OLTRE MILANO



Expo e Territori. Il Ministero dell'ambiente promuove una serie di azioni in modo da portare oltre Milano e lo spazio fisico delle varie rassegne e delle mostre, previste nel periodo di Expo, il grande campionario di alimenti, tradizioni, abitudini di vita collegate alla rassegna che ha già assunto dimensioni mondiali.
Parte dalla Basilicata e, in particolare, dal Parco nazionale dell'Appennino lucano una iniziativa di largo respiro che al tempo stesso promuove e organizza un complesso meccanismo di collegamento con altri 14 parchi tutti interessati a entrare nel sistema di diffusione dei prodotti locali, con ricadute prevedibili sul turismo e su numerosi settori. Tra le azioni da promuovere risultano la dieta mediterranea, la biodiversità, e in senso lato la qualità della vita dei diversi luoghi. Obiettivi concordati tra parchi, Minambiente, Regioni e comuni interessati al decollo dei progetti.
Il Parco dell'Appennino ha chiesto, per questa sorta di coordinamento  di una vasta gamma di attività targate Expo, una somma cospicua al Ministero dell'Ambiente che finanzierà, a quanto si apprende in ambienti romani, una parte del programma. Il resto della spesa prevista sarà coperto con possibili stanziamenti di somme da parte di Enti interessati o dei comuni. Non escluse le Camere di Commercio. 
Sempre secondo informazioni di fonte ministeriale, l'orientamento del Governo sarebbe senz'altro favorevole all'obiettivo di decentrare Expo 2015 e da questo particolare deriva  la certezza dell'attuazione dell'intero piano, con riflessi sull'occupazione. E non solo. Ma soprattutto sul funzionamento dei Parchi nazionali, sottratti al rischio di un'attività limitata alla sola protezione dell'ambiente o a scelte contenute in ambiti territoriali ristretti. attività spesso fatte e rifatte, in cerca di qualche elemento innovativo.
Peraltro il meccanismo di base, che l'Appennino dovrà coordinare, prevede che ogni parco debba avere una città di riferimento: Potenza per l'Appennino lucano; Napoli per il Vesuvio; Foggia per il Gargano; Reggio Calabria per l'Aspromonte. Cosenza per il Pollino.
Il sottotitolo di Expo e Territori è: "Viaggio alla scoperta dei tesori nascosti e delle eccellenze agroalimentari d'Italia". Non solo il comparto dell'alimentazione, dunque, quanto la conoscenza di luoghi e ambienti, di risorse naturali, di possibilità di sviluppo che aprono decisamente le porte dei Parchi, considerati finora aree recintate e, per giunta, in contrasto spesso con le popolazioni. 
Una formidabile occasione  per il Parco guidato da Domenico Totaro e da Vincenzo Fogliano se si considera, in particolare, che il tema del marketing e della comunicazione trovano una spinta non indifferente nel varo dei progetti legati a Expo e Territori. Comunicare certe realtà significa appunto partire da dati di fatti rilevanti.
Oltretutto, una possibilità concreta per mettere in evidenza la produttività di Parchi e aree protette chiamati ad aprirsi al territorio e ai bisogni delle popolazioni. Di ambiente si vive e non certamente si muore. Ecco la grande lezione di Expo e Territori. 

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