lunedì 1 settembre 2025

DON BASILIO, UOMO DI FEDE E DI VITA



                               



Non sempre capita di rintracciare nel profilo di una persona, di un sacerdote, quella molteplicità di caratteristiche tali da farne un personaggio unico e insostituibile. 

Don Basilio Gavazzeni, bergamasco ma lucano a tutti gli effetti, ha avuto la capacità di mettere a frutto tanti di quegli elementi in grado di consentirgli di lasciare una eredità importante, oggi all’indomani della sua scomparsa quando il suo capitolo non può dirsi affatto chiuso. 

Era determinato, pronto, convintissimo nella difficile lotta all’usura , diventata più di una ragione di vita quanto un motivo valido per combattere gli strozzini, una categoria di persone indegne di questo nome. Ne parlava con rabbia, quasi volesse esorcizzare il loro ruolo del tutto indegno. Con lo stesso impegno discuteva con le vittime.

Don Basilio era in prima linea. Non basta. Faceva scuola, metteva in guardia giovani e meno giovani dal rischio tremendo di finire tra gli artigli di uomini e donne, allettati dal piacere del denaro a non finire, e per questo capaci  di spingersi oltre ogni limite. Questo suo impegno gli era costato un attentato che però non lo aveva minimamente dissuaso dai suoi progetti.

Ricordo l’intervista che dalla Murgia materana rilasciò ad Ambiente Italia a proposito del film The Passion, in cui a suo giudizio Cristo diventa elemento di fusione tra passioni, difesa dell’uomo e dell’umanità e ambiente. Lunga e appassionata, secondo il suo stile. 

Matera lo ha meritato e anzi ci sarebbe bisogno di altre figure della stessa levatura.

La sua disponibilità al dialogo per approfondire temi di tutto rilievo è stata una caratteristica essenziale dell’uomo e del sacerdote. Una delle tante ragioni per cui non è possibile dimenticarlo. 

Che il Signore lo accolga nella sua luce.    

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