500 tour operators e numerosissimi esperti hanno partecipato alla giornata di apertura della seconda edizione di Root - in a Matera, la borsa internazionale del Turismo delle radici promossa dalla Regione Basilicata e APT, in collaborazione con ENIT e con il patrocinio del MAECI. Sono intervenuti 94 sellers e 80 buyers provenienti da tutto il mondo. Non è poco.
L’evento è di quelli che affrontano tra l’altro uno dei nodi centrali dell’economia e del lavoro, come hanno posto in evidenza gli interventi del responsabile delle Attività Produttive, Michele Casino e di Cosimo Latronico, Assessore all’Ambiente, sottolineando il nesso tra conoscenza dei luoghi e sviluppo compatibile.
Il turismo delle radici, in effetti, rappresenta uno straordinario collegamento tra l’interesse per i luoghi, i borghi soprattutto, e il tessuto economico che si va strutturando non da oggi.
“Ogni anno 80 milioni di italiani che vivono all’estero ritornano in Italia a visitare i luoghi dei loro familiari o dei loro avi.” Un imponente flusso turistico, prosegue Casino, in grado di rappresentare la linfa vitale per dare ossigeno a territori che, altrimenti, rischierebbero l’anonimato.
Fa eco Antonio Nicoletti, Direttore generale dell’APT Basilicata. “Il turismo delle radici è l’incastro perfetto che stavamo cercando per rafforzare l’immagine della Basilicata nel mondo, e con il quale la Basilicata si pone in una dinamica completamente nuova.”
Avvenimento ancor più interessante poiché siamo alla vigilia dell’Anno delle radici italiane nel mondo.
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