domenica 19 novembre 2023

DA ELISA A GIULIA, UNA LUNGA SCIA DI SANGUE


                            


Giulia e il suo ex fidanzato

Cambia poco o quasi nulla nel sacrifico di tante donne: mani assassine distruggono allo stesso modo le loro vite che si aprono ad una esistenza diversa, nella speranza che un amore vero possa dare la necessaria forza per andare avanti. Invece non è così. Un sentimento oscuro e violento giunge a stroncare ogni desiderio di vivere e di respirare aria nuova.

Giulia è stata trovata in fondo al burrone accoltellata dal suo ex fidanzato, mentre Elisa è stata rivenuta dopo 17 anni nel sottotetto della Trinità a Potenza, città “tranquilla” per definizione. Per la dottoressa della provincia di Reggio Calabria un colpo di fucile ha stroncato invece la vita in un attimo fatale, al termine di una notte di lavoro. 

La sorella di Giulia vive il tormento di queste ore e dice che non ci sono luoghi sicuri per le donne. Gli assassini sono sempre in agguato con una terribile sete di sangue e con il desiderio di porre fine a vite meravigliose. Perché? Non lo sapremo mai. Certo, per quella maledetta rabbia in corpo che impedisce di dialogare, di mettere a fuoco i problemi, di confrontarsi con la persona che  sta difronte.

Non basta il carcere, con la privazione della libertà, a disarmare mani tremende. La scuola, la società? Si cerca un antidoto in grado di indurre chiunque a fare a meno della violenza. Un compito arduo, se non impossibile. 

Ormai l’immagine del mostro è entrato nella coscienza di tanti, giovani e meno giovani, ed è un modello di vita sostenuto dal senso del possesso della donna intesa come merce da utilizzare. La rabbia e l’odio fanno il resto. 

L’ex fidanzato di Giulia l’ha massacrata di coltellate e ora crede di farla franca fuggendo all’estero, forse in Austria. Danilo Restivo, invece, è stato molto più lucido e freddo con Elisa. La uccise in chiesa, quel lontano 12 settembre del ’93, e ha cercato sempre di proclamarsi innocente, grazie alla complicità di tanti che continuano a nascondersi nell’ombra del mistero. 

 


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