lunedì 29 ottobre 2018

"IL BELLO DELL'ITALIA" CON UNA VENTATA DI MATERA 2019

                         
Matera si prepara al 2019 (foto Vito De Rosa)

L’inchiesta del Corriere della Sera, “Il bello dell’Italia”  fa tappa a Matera Capitale della Cultura per il prossimo anno e va ben oltre la diatriba che riguarda semplicemente le infrastrutture da completare e lo sviluppo da realizzare entro il 19 gennaio del 2019. La posta in gioco per la Città e per l’intera Basilicata, infatti, supera la possibilità di misurare soltanto le distanze tra passato e presente e investe il tema più generale dei contenuti, della ricchezza culturale del tessuto di una terra che ha dato al Paese un apporto significativo: la città dei Sassi è importante per l’Italia e non a caso continua a rappresentare un forte elemento di richiamo per grandi registi, da Pasolini a Mel Gibson e non solo, che hanno dato un’anima alle loro opere avvalendosi appunto di questa città “forza motrice” per l’ingegno degli autori del cinema e di grandi registi.  
Ciò che conta è il livello internazionale di Matera, chiamata a essere espressione di un Sud attivo e dinamico, capace di competere a qualunque livello. 
Ecco il percorso da tracciare con  impegno e determinazione sul piano politico e sociale. Sicchè la internazionalizzazione di Matera è non solo un traguardo, quanto la sottolineatura di certi valori di cui essa è portatrice non da oggi. 
Bisogna che il Governo sia consapevole, che le vicende di bandiera o di campanile cedano il passo a ben altra volontà di affermare un patrimonio di grande valore, tutto contenuto ad esempio nel bellissimo quadro di Carlo Levi, Lucania 61, custodito a Palazzo Lanfranchi. Un evento di portata storica che racchiude in sé il passato e guarda alla scienza come ad un approdo già esistente. Da far conoscere e valorizzare, in ogni caso.  


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