domenica 4 novembre 2018

4 NOVEMBRE 2018, TANTE PROVE ATTENDONO IL PAESE



Cento anni fa si concludeva la grande Guerra con un bilancio pesantissimo di morti e di feriti. 
Se quel 4 novembre sia stato per l’Italia il giorno della  vittoria è davvero difficile dirlo. In maniera molto appropriata la ricorrenza viene definita oggi Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate: non potrebbe essere altrimenti se non guardare a quel giorno di una secolo fa considerando  il sacrificio  di chi ha combattuto con spirito certamente diverso dagli interessi in ballo. Dagli scontri tra le nazioni, dal clima di sopraffazione e di lotta per il potere. 
In tanti suoi scritti Padre Pio definì le guerre una prova. Una prova per l’umanità, una prova per i singoli e per le nazioni. Una prova per tutti.
Oggi, ad un secolo da quell’evento, il Paese vive altre prove non meno dure e forse ancor più disastrose in cui ciascuno è in balia degli eventi. Interi centri abitati rasi al suolo dalla furia del maltempo che ha spazzato via finanche le foreste, baluardo eterno per la difesa della casa comune. Alberi come fuscelli in Veneto, in località di grande interesse turistico e ambientale. In molti casi l’ombra della desolazione prevale su tutto, mentre il Governo è sopraffatto dagli eventi e mira a rassicurare sia l’Europa che gli italiani  sulla capacità di affrontare le questioni, una per una. Senza venir meno agli impegni assunti. Non resta che sperare! 
Intanto il lavoro manca e mancano le certezze per costruire il futuro, oggi fondato sulle sabbie mobili della confusione e della precarietà. Il ponte Morandi, crollato a Genova, è purtroppo l’emblema vero di questo momento. Emblema drammatico ma autentico.       

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