sabato 21 novembre 2015

UN MILIONE DI EURO ALL'APPENNINO


                                    
La Sede dell'Ente Parco Nazionale Appennino Lucano  (foto R.De Rosa)


               Luca Braia, inevitabile la crescita dell'area

Entra nel vivo il "bando Speciale Parchi" che prevede una serie di finanziamenti alle aree protette con lo scopo di favorire al massimo la produttività delle zone suscettibili di particolari misure, non solo di salvaguardia, ma di rilancio dell'economia.
Lo ha sottolineato il responsabile delle politiche agricole per la Basilicata, Luca Braia, mettendo in risalto l'importanza del provvedimento, varato dal governo regionale, che mira ad assegnare ai parchi una funzione di primo piano, in una prospettiva dinamica, che chiuda con un passato di tutto ristagno.
Un milione di euro all'Appennino, all'incirca, che ha totalizzato il maggior quantitativo di finanziamenti da utilizzare per la sentieristica e le molteplici attività in grado di dare alla zona una spinta decisiva verso il completamento dei vari obiettivi. Ciò serve a corroborare, osserva Braia, la presenza dell'Appennino nel difficile confronto con il  petrolio, anzitutto, dando la precedenza  alle politiche a sostegno delle attività rurali che significano valorizzazione della  risorsa ambiente e tutela di un patrimonio storico, artistico, archeologico di grande interesse.
Un'agricoltura di qualitá nel Parco nazionale rappresenta senza dubbio una marcia in più. Un ulteriore elemento di richiamo. A questo vanno aggiunte le varie iniziative finalizzate ai percorsi turistico didattici e allo sviluppo di attività forse finora abbastanza marginali ma capaci di determinare il decollo di una tra le più interessanti realtà della Basilicata interna. Oltre alla valorizzazione del patrimonio storico culturale, che non è certo poca cosa. 
Cresce intanto il dibattito su informazione e Parco, in vista  del primo numero della Rivista on line del 2015 che dovrebbe essere pubblicato a giorni.
Sommario particolarmente ricco di spunti e di contenuti: la partecipazione del Parco a Expo, il completamento degli organi istituzionali, con articoli di Domenico Totaro primo cittadino del Parco, di Ugo Salera, presidente della Comunitá e di Rocco Perrone, membro del Direttivo e sindaco di Sasso, il borgo che sta lanciando molte sfide, a cominciare dal turismo, dalla storia, dalla cultura di alcune illustri personalitá, fino ai temi della scienza che Sasso intende proporre come nuovo indirizzo per un'area protetta, vocata alla ricerca. Ottima idea.
Del resto il rapporto natura scienza e cultura è imprescindibile: ecco l'orizzonte della Rivista che vuole rappresentare qualcosa di più di un semplice momento di comunicazione di certi temi. Ma aspira a essere un banco di prova importante con il quale l'Appennino è chiamato a misurarsi in una realtà geografica in cui il Parco rappresenta oggi l'antidoto al petrolio, ma non solo dal punto di vista fisico.
Sicchè per tante ragioni i finanziamenti di cui l'Appennino dispone sono a loro volta un forte elemento di stimolo e una spinta ad andare avanti in modo significativo. Se letta così la posta in gioco non è affatto da sottovalutare.




    

Nessun commento:

Posta un commento