venerdì 13 novembre 2015

ALLA VIGILIA DELLA PRIMA CONFERENZA SULL'INFANZIA


                          
           La festa delle adozioni al GVS di Potenza (foto R.De Rosa)


Si terrá il 20 novembre nel capoluogo di regione la prima conferenza  sull'infanzia e l'adolescenza in Basilicata, promossa a poco più di un anno dal conferimento dell'incarico di Garante al prof. Vincenzo Giuliano. Una figura che, nonostante la decisione della Regione di istituirla ormai da tempo, esisteva solo sulla carta ma non certo nella realtà quotidiana.
Bilancio di un'attività frenetica e senza soste, quella finora svolta, che racchiude una infinità di prese di posizione, una miriade di riunioni, un numero indefinito di contatti, di interventi, di iniziative, di suggerimenti. Difficile, se non impossibile, rifare a ritroso l'intero percorso.
Vasta la platea della conferenza, in linea del resto con lo spirito dell'attivitá finora svolta:  dal sindaco di Potenza, al responsabile dell'Unicef in Basilicata fino al rappresentante della Caritas diocesana, ad autorevoli politici, al direttore del Bambin Gesù presso il San Carlo di Potenza. Ed è questa solo una minima parte dei relatori. A introdurre i lavori la relazione di Vincenzo Giuliano che, presumibilmente, parlerá dei risultati ottenuti ma anche delle notevoli difficoltá incontrate.
C'è dunque da prevedere un dibattito fiume, sperando che il desiderio di ciascuno degli intervenuti di parlare di tutto non finisca per remare contro l'esigenza di sintesi, e di sintesi vera indipendentemente dalla passerella che finisce per dominare in queste circostanze.
Il tema dei bambini e dei giovani, dei giovanissimi, dovrebbe essere assolutamente prioritario in una società complessa come la nostra,  in cui educazione, formazione ed esigenze varie finiscono per sottostare non di rado alla necessità di consentire ai genitori dei ragazzi di svolgere il loro ruolo nel quadro delle rispettive attivitá lavorative ed in sintonia con l'inserimento di ciascuno all'interno di quella operativitá dal carattere produttivo e politico insieme. Insomma, nell'educazione e nella cura dei figli l'attività lavorativa dei genitori ha un peso dominante, in termini di impegno e di qualità della vita familiare. Questo non deve sfuggire.
C'è, intanto, un aspetto del quale bisognerà tenere conto se si vuol dare al dibattito un senso di concretezza che, mai come in questa circostanza, appare irrinunciabile. 
Il tema che s'impone è quello delle adozioni, non certo marginale nonostante l'utero in affitto e altre soluzioni di ingegneria procreativa. 
Il comparto delle adozioni ha, per cominciare, una valenza internazionale e poi implica un gran numero di rapporti, di iniziative, di decisioni anche economiche all'interno di una "contrattazione" davvero senza limiti e senza confini. Dagli esiti non sempre lineari. 
Le strutture preposte a questo tipo di rapporti hanno, dal canto loro, una insospettata forza economica e una formidabile capacitá di azione che lascia sorpreso chiunque si affaccia per la prima volta in questo mondo, spesso finanche misterioso e indecifrabile.
La festa delle famiglie adottive, organizzata ogni anno a metà giugno dal Gruppo Volontariato e Solidarietà di Potenza, in pole position nel settore a livello di Mediterraneo, mira a riportare a un evento festoso la complessa vicenda della contrattazione per approdare a delle adozioni che, non dimentichiamolo, riguardano pur sempre dei bambini spesso privi di genitori, non accompagnati, in balia del destino, non certamente tenero nei loro confronti.
Ecco dunque le linee direttrici che si annunciano a pochi giorni dalla conferenza alla quale, legittimamente, il Garante Giuliano attribuisce il ruolo di una forte proposta nei confronti della Regione Basilicata, in prima battuta, ma anche del Governo nazionale e di tutte quelle entitá incluse nel percorso teorico e pratico dell'infanzia e dell'adolescenza. 
C'é intanto particolare attesa per le dichiarazioni di Piero Lacorazza e di Marcello Pittella, presidenti rispettivamente del Consiglio e del governo della Basilicata,  due capisaldi ai quali è direttamente collegata l'azione del Garante.  

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