giovedì 12 giugno 2014

UFFICIALI IN MANETTE


Dunque, la Guardia di Finanza: già soltanto a scrivere queste prime parole vengono i brividi. Possibile, sará vero? Ma no, non voglio crederci, nonostante l'impianto accusatorio sia concertato al millesimo e le accuse a carico degli interessati  risultino tutt'altro che vaghe.
Lascia allibiti tuttavia un particolare. Considerata la complessità degli addebiti mossi, sembra incredibile che alti ufficiali delle fiamme gialle siano stati così ingenui da seguire un percorso totalmente a rischio e in contrasto con la più banale delle leggi. Non solo. Un sentiero che portava diritto nel burrone, senza possibilitá di risalire la china. Eppure di esperienza negli anni, sia il colonnello comandante di Livorno che i suoi colleghi, ne hanno fatta abbondantemente. Esperienza  approfondita in ambito militare: il che comporta la conoscenza piena delle sanzioni collegate anche ad una minima violazione di certe tassative prescrizioni e di obblighi imprescindibili.  
A questo punto mi meraviglio un po' meno, se penso a Mario Zarrillo, ex capo di Stato Maggiore, che avrebbe (condizionale d'obbligo) addirittura usato la banca dati della Guarfi per fini personali. Assolutamente personali.  Certo, ogni accusa va dimostrata, ma anche Zarrillo è stato "collocato" ai domiciliari in attesa di ulteriori riscontri. E non  è poco.  
Appetito di denaro, di affari, di potere? Non una patologia, indubbiamente. Il denaro simile a una benda calata davanti agli occhi, al punto che il piacere di fare shopping senza badare a spese finiva per dare una sorta di libidine, capace di far dimenticare qualunque pericolo di finire in manette. Una droga? Certo, non vi è altra spiegazione.
Mi meraviglia invece un po' di più un altro dettaglio. Tra gli altissimi ufficiali "oggetto di indagini" vi è anche il lucano Vito Bardi. Numero due della Guardia di Finanza. Ma soprattutto originario di Filiano, se non sbaglio. Da quelle parti il senso del dovere e della legalità  hanno caratterizzato a lungo i comportamenti di un intero popolo, umile ma onesto.  Onesto per tradizione. Quasi per fede. Il generale ha interrotto questa tradizione? Tutto può accadere. Non c'è da meravigliarsi questa volta  a ben riflettere. 

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