lunedì 16 giugno 2014

ADOZIONI A PREZZI INCREDIBILI



Sarà forse ottobre il mese decisivo per l'affidamento di un bimbo ad una famiglia lucana, in attesa da anni di realizzare un vero sogno: avere quel bambino che conoscono da tempo e che vanno di tanto in tanto a visitare all'estero, nella città dove risiede, ospite di un istituto per l'infanzia. Un'odissea senza limiti che non manca ogni volta di riservare delle sorprese, non sempre gradevoli. Ma spesso anzi molto amare. 
Alla base di tutto l'opera di mediatori senza scrupoli che hanno fatto aumentare di volta in volta i costi dell'operazione  creando difficoltá di ogni genere, in maniera davvero spudorata e fuori da ogni logica, approfittando della condizione economica dei due coniugi. 
Gli aspiranti genitori lucani e il bambino promesso diventano  il simbolo ideale, l'icona  possiamo dire, della diciassettesima festa delle famiglie adottive, organizzata dal Centro Volontariato e solidarietà della Parrocchia di Sant'Anna che si è conclusa a Potenza. Un simbolo, purtroppo soltanto un simbolo per giunta mai citato nei vari interventi che si sono susseguiti in occasione della festa annuale.  Eppure si tratta di un caso limite che non può passare inosservato a causa delle mille interferenze di oscuri personaggi che continuano a sfruttare quel desiderio dei due coniugi di essere genitori di un bambino, già abbondantemente in grado di mostrare loro i sentimenti più belli. 
La due giorni del GVS si è occupata  di faccende organizzative e burocratiche, all'interno del settore, sollecitando peraltro la Regione Basilicata a fare una legge apposita sulle adozioni e cercando di porre in relazione il peso che l'organismo ha  con i dati finora emersi in ambito non solo locale. Una sorta di analisi del fenomeno nelle sue linee generali con l'occhio e l'esperienza del Centro.
Sarebbe stato interessante se lo stesso presidente del GVS, il Parroco di Sant'Anna don Franco Corbo, introducendo i lavori  avesse fatto un cenno alla situazione di tanti bimbi senza genitori, trasportati dall'Africa alle coste della Sicilia sulle carrette del mare, e che rappresentano un potenziale bacino di bambini in cerca di una famiglia, per ora soltanto nei loro sogni. 
Le adozioni si caratterizzano oggi come un fenomeno sociale di vasta, vastissima portata sul quale incombono mille problemi per giunta difficilmente controllabili: da quello economico anzitutto. Le adozioni  non sono un lusso e, al tempo stesso, vanno sottratte all'arbitrio di quanti le usano per ragioni esclusive di denaro e di potere. Dietro alle adozioni si nascondono meccanismi perversi, operazioni spesso oscure accettate in molti casi dagli aspiranti genitori come un prezzo da pagare in ogni caso. E per giunta non di rado finanche giustificate. 
Ecco lo sfondo della festa che avrebbe dovuto affrontare nodi essenziali e collocarsi in una posizione tale da contribuire a mettere in luce i mille retroscena legati purtroppo ad un gesto bellissimo, quello di diventare e di sentirsi genitori. 
Archiviata l'edizione 2014, ora si guarda avanti. In che modo? Si bada molto al peso del GVS  e alle "relazioni esterne", quel bagaglio di rapporti che pone la struttura potentina in collegamento con stati e governi di mezzo mondo. Francamente non è poco, si si pensa soprattutto al divario tra la modesta  sede di viale Dante e il volume di contrattazioni (il termine non appaia improprio) per portare in porto tante operazioni a livello di contatti con i paesi esteri.
Un altro interrogativo. Perchè  non trasformare questo apparato così importante, ma in fondo chiuso in sè stesso, da esclusivo punto di riferimento per adottare i bambini in una realtá aperta, magari fonte di lavoro e di coinvolgimento sociale per i giovani giá  impegnati in questo settore. Giovani che danno un apporto significativo ad una attività davvero senza confini della quale forse non riescono a misurare l'effettiva portata.

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