lunedì 9 giugno 2014

NELLA SELVA DELLE ADOZIONI


Lo spettacolo è di quelli che non si cancellano nè dalle cronache, nè dal cuore. E nemmeno dagli occhi. 
A Ciampino un aereo militare italiano, proveniente da Kinshasa, ha consegnato nei giorni scorsi i 31 bambini congolesi ai genitori adottivi, dopo una "pausa" di sette lunghi mesi nel Paese africano.
La causa del lungo ritardo, precisano fonti ufficiali governative, va ricercata nelle irregolarità da parte di alcuni Paesi. Spiegazione abbastanza laconica,  che si perde in un fitto mistero, come nel mistero si è persa l'angoscia di una famiglia del potentino che nei mesi scorsi stava vedendo svanire, per una richiesta di oltre 40mila euro, l'adozione di un bimbo in Africa. Altro non è dato sapere.
Ha ragione in ogni caso il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Prudenza  nelle adozioni internazionali. 
Tra l'altro, la soluzione del problema dei 31 bambini cade proprio in concomitanza con la festa della famiglia che quest'anno il Gruppo Volontariato e Solidarietà  della Parrocchia di Sant'Anna a Potenza intende celebrare solennemente. Previsto infatti un convegno sulle adozioni e la scuola, in calendario il 14 giugno alle 16,30 al Park Hotel sulla Basentana,  con la partecipazione di famiglie e di operatori. 
Il programma è già  stabilito nei dettagli da tempo e rappresenta il clou della due giorni potentina.
Il tema della scuola non è al momento in una posizione predominante. Per giunta gli scenari indicati da "Save the Children" in queste settimane suscitano preoccupazione. Il numero dei minori non accompagnati che sbarcano sulle  coste italiane supera quota 3000. Dopo l'accoglienza, riferisce "Save", molti ragazzi e bambini addirittura spariscono. Clamorosa la vicenda dei quattro giovani egiziani rapiti dai loro connazionali, che poco dopo sono stati arrestati dalla polizia. 
Quanti, tra questi ragazzi, sono in cerca di una famiglia che non troveranno mai? Quante attese deluse in fondo all'anima. Quante angosce per chi non ha nessuno accanto a sè? 
C'è da chiedersi se non sia assolutamente il caso di rivolgere il massimo dell'attenzione da parte del gruppo GVS proprio a questo tema. Un argomento che interroga le coscienze e  pone tante domande ad un  mondo non facile, dominato da contrattazioni non sempre alla luce del sole, e da molti misteri.
La sicurezza delle adozioni, la loro complessità in uno scacchiere geografico vastissimo e poi, non ultime, le relazioni con i Paesi esteri dove vanno o non vanno  in porto i vari progetti: ecco la cornice naturale di una vicenda umana dai contorni spesso indecifrabili.  
Oggi la macchina delle adozioni percorre sentieri impervi e per nulla garantiti. Sentieri spesso ignorati da quanti non sono addetti ai lavori e non debbono cercar di capire. Silenzio assoluto in molti casi per quanto riguarda le contrattazioni, affidate spesso a mediatori senza scrupoli o ai cosiddetti esperti che conoscono bene il valore del denaro. Il denaro, appunto. Le adozioni internazionali hanno spesso costi eccessivi che finiscono per pesare sulle famiglie alle quali qualcuno impone per giunta il sorriso a tutti i costi. Incredibile. 
La  due giorni di Potenza non potrà dunque esaurirsi in una festa delle famiglie. In un gioco per bimbi già adottati e per aspiranti genitori. E magari in alcuni contatti informali con esponenti di paesi esteri interessati alle adozioni e invitati a seguire l'iniziativa. 
Il convegno, previsto al Park Hotel,  è chiamato a indicare quali ipotesi appaiono oggi praticabili per dare un minimo di serenità e di sicurezza ad un settore esposto a tutte le bufere. Altrimenti il giorno dopo  si ritornerà ai problemi di sempre, con la magra soddisfazione di essere riusciti a organizzare una festa. Nulla più di una festa.

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