domenica 10 marzo 2013

UN NUOVO SESSANTOTTO




C'è chi considera la vittoria di Grillo come un terremoto di una violenza inaudita. E chi, al contrario, cerca frasi e motivazioni per far entrare il risultato delle elezioni di febbraio nell'alveo di una certa "normalità", più o meno prevedibile. Più o meno contigua al sistema. In ogni caso da studiare sociologicamente e politicamente per poi inquadrarla e definirla.
Ma c'è anche chi, a cominciare da Lucia Annunziata, si  sforza di far capire a Susanna Camusso, leader della CGIL,  ospite della trasmissione In mezz'ora, che il terremoto c'è stato e che ora si evita finanche di fare un'analisi mettendo i piedi nel piatto e con un realismo  degno della posta in gioco. Un realismo davvero straordinario, fuori da certa quotidianità, in grado di fare i conti con il nuovo Sessantotto della politica, delle categorie del pensiero. Un Sessantotto nato nel cervello degli italiani, prima di tutto. Una rivoluzione assetata non di lotte cruente e di barricate, di vetrine date in frantumi selvaggiamente,  ma di un cambiamento reale e palpabile. Di una vera e totale inversione di rotta poichè qui, con o senza Monti, non se ne può davvero più, come recita del resto la realtá presente sul palcoscenico della vita. 
Famiglie e giovani che non ce la fanno, suicidi che aumentano. Gente che non regge: insomma il nodo scorsoio stringe sempre più la gola degli italiani e li soffoca di giorno in giorno. 
Nasce da questo scenario il nuovo Sessantotto fatto di scelte concrete e non di ideologie da sbandierare. 
Per questo il  confronto Annunziata - Camusso è stato sorprendente e imprevisto. Forse anche disarmante. 
Lucia Annunziata pronta a incalzare per capire fino a che punto potesse essere messo in campo un tipo di atteggiamento del sindacato in tutto e per tutto simile a quello delle "grandi occasioni". Un atteggiamento fatto di proposte di lotta e di governo dell'economia con mille idee e altrettante critiche per aprire scenari interessanti, ma nella piena consapevolezza della conduttrice del programma che ciò non fosse affatto possibile. Ecco il dato di partenza. 
Susanna Camusso, invece, per nulla disposta a  dire una sola virgola in più del necessario, con una prudenza magistrale e un atteggiamento guardingo. Mai visto prima di oggi. Pronta  a centellinare parole e frasi. Persino la punteggiatura. Altro che! 
Ecco dunque il nuovo Sessantotto, che lascia quasi tramortiti, increduli, finanche disorientati. Certo, nulla è deciso, nulla è scontato. Il rapido volgere della storia dirà cosa sta accadendo e soprattutto cosa accadrà, in una prospettiva assai ravvicinata. Ma non solo, anche in un tempo più lungo. 
  

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