sabato 30 marzo 2013

INQUIETANTE IL SEGRETO DI STATO SUL NUCLEARE DI ROTONDELLA




Circola in questi giorni una notizia a dir poco  sconvolgente.  Tutta l'operazione di bonifica del sito Itrec a Rotondella sul mare Jonio (l'area destinata in passato al trattamento e al riprocessamento del combustibile nucleare in Trisaia) sará coperta dal segreto di Stato. Vale a dire non sará condotta alla luce del sole, non saranno fornite informazioni agli enti territoriali interessati, le popolazioni non avranno diritto di sapere assolutamente nulla. I giornalisti e gli occhi indiscreti dovranno stare lontani, pena una denuncia per violazione del segreto. Ci si chiede inevitabilmente se non siano altri i destini del centro costiero, altri i progetti, altre le intenzioni del governo...
Il generale Carlo Jean, uomo di punta di Sogin, aveva annunciato negli anni scorsi il cronoprogramma per riportare Trisaia a prato verde per  la sua bonifica totale, senza  per nulla accennare alla segretezza del complesso intervento. Per l'operazione sono disponibili milioni di euro di denaro pubblico in questo Paese disastrato dalle crisi politiche e incapace di dare nuova linfa alla sua economia, in questa Basilicata senza lavoro che non riesce a imboccare la strada dello sviluppo nonostante le ingenti risorse di cui dispone. 
Naturalmente altri siti nucleari, non solo quello lucano, rientrano nei progetti segreti della Sogin.
C'è da avere fiducia per il futuro? La bonifica dell'Itrec, se di bonifica si potrà parlare, sará condotta fino in fondo e con sistemi tali da evitare che la radioattività possa contaminare soprattutto le aree ed i terreni della costa ma non solo? Interrogativi inquietanti. Domande senza risposta. 
La notizia del segreto di Stato, fornita dal Ministero dello sviluppo economico, ha fatto il giro dei giornali e delle redazioni ma è stata sottovalutata dall'opinione pubblica in particolare per Trisaia. Qual è stato finora e qual è  il ruolo di Arpab e Regione Basilicata nella complessa vicenda della gestione dei materiali nucleari tuttora presenti nel centro del materano. 
Per giunta Trisaia rappresenta un capitolo tormentato della storia del Sud. Il vasto insediamento sulla costa Jonica,  sorto per venire incontro alle esigenze degli Usa negli anni Cinquanta - Sessanta per il riprocessamento del combustibile nucleare della centrale di Elk River nel Minnessota, si è trasformato in una mina vagante. I risultati di una inchiesta della Procura di Matera, disposta da Nicola Pace,  e condotta da un gruppo di esperti  coordinati da un ufficiale dei carabinieri, parlano di gravi irregolarità e addirittura di una gestione dell'impianto Itrec di Rotondella in palese violazione delle leggi protrattasi per anni e anni. Conclusioni rimaste nel cassetto e che non hanno prodotto alcun risultato concreto. Incredibile! 
In Trisaia si respira da sempre l'aria del mistero: bocche cucite, dipendenti dell'Enea in pensione contrari  a parlare. Difficoltá a chiedere e ottenere informazioni. Un clima cupo e irrespirabile. 
La veritá sul nucleare lucano non la si conoscerá mai. Perchè il nucleare nasconde i suoi misteri e rientra in uno scenario internazionale tutt'altro che facile. Sicchè la promessa di Raffaele Vita, attuale direttore generale dell'Arpab, di determinare delle svolte e di fornire certezze vere, non illusorie, per la tutela dell'ambiente  rimane un pio desiderio. La sfida di una mosca a un elefante. 

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