sabato 1 settembre 2012

MATTEO RENZI ROTTAMATORE? DANTE NON LO CHIAMEREBBE COSI'

                                                   Renzi a colloquio con Piero Venezia


Dante non accetterebbe che al suo concittadino nonché successore, Matteo Renzi sindaco di Firenze, venisse data la patente di rottamatore. Proprio per nulla. Rottamatore é  un termine del peggiore consumismo,  di quella modernità distruttrice e irriverente che mette sotto i piedi arte e cultura, politica e scienza. E soprattutto il confronto e la moderazione  di cui abbiamo bisogno. Tutto nell'immondezzaio, insomma. Senza escludere nulla! E francamente non mi pare sia il caso di Renzi che in questi giorni sta visitando Basilicata e Puglia per presentare il suo libro "Stil Novo".
Altro titolo non poteva avere il lavoro di un giovane politico, per giunta fiorentino e per di piú sindaco della città piú bella, piú nobile, piú ricca di tesori di arte e cultura di questa Italia che stenta a uscire dal tunnel.
Quella che Matteo Renzi espone con parole semplici chiacchierando con chiunque é un vera rivoluzione, vale a dire cambiare modo e volto alla politica di oggi. Bella impresa! Qualcuno dirà che é un' utopia, quando a ben riflettere non lo é affatto. Anzi le idee e i principi che il primo cittadino di Firenze sostiene nelle piazze e in televisione dovrebbero essere nell'ordine normale delle cose. Non dovrebbe essere necessario che ci fossero dei "rottamatori" per capire e far capire che la politica va cambiata. Che non si puó andare avanti così, che l'immagine dell'attaccamento alla poltrona e quella dei privilegi leciti e illeciti della casta sono aspetti orribili se non contraddizioni insopportabili nella crisi in atto dove molte famiglie hanno conosciuto un repentino calo degli stili di vita, se non proprio la povertà.  Renzi declama e non ha paura di nulla. Invoca Dante, parla del Paradiso, scivola nel quotidiano, parla di sé e della sua famiglia: insomma presenta davanti agli occhi degli italiani scenari di vita normale dicendo che distorsioni ed errori grossolani, considerati  addirittura inevitabili, sono patrimonio negativo di chi continua a intendere la politica come  il regno pressoché esclusivo del potere e dei privilegi, lontano mille miglia dagli interessi di una società moderna che soffre però di mali inguaribili.
Incontri gradevoli con la gente, con i ragazzi, con gli studenti che forse con la politica non hanno proprio nulla a che vedere se non fosse per il fatto che il giovane stilnovista si propone come l'uomo del domani nella società delle mille incertezze e dei dubbi. E non certo per ragionare alla grande. Ma solo per essere alla portata di chi nella politica di qualunque colore  stenta appunto a  riconoscersi. O, meglio, con la politica non riesce ad avere un qualunque rapporto costruttivo, nella veste di interlocutore.
Chissà se Renzi conosce la frase con la quale Padre Pio bolló la politica in tempi lontani. Era il 1956, quando il Frate disse: la politica?  "confusione di idee e  predominio di ladri". Mica poco, signori!

Tra l'altro Renzi sta lavorando per mettere in piedi a livello nazionale un'associazione per le vittime dei pirati della strada, di cui il dottor Venezia è sostenitore. Ottima idea perchè i pirati siano puniti in maniera esemplare, codice penale alla mano.  

1 commento:

  1. Un grazie a Matteo Renzi, al Prof Venezia e agli amici lucani e pugliesi che hanno sostenuto l'idea dell'omicidio stradale. I pirati della strada, coloro che uccidono o feriscono gravemente tanti giovani guidando ubriachi e drogati vanno puniti severamente. Adesso la giustizia italiana non fa loro praticamente niente. Se ne tornano a casa tranquilli, dopo aver ucciso, come se niente fosse. La battaglia sarà lunga ma qualcosa si sta già muovendo. grazie alla spinta di tanti cittadini che chiedono semplicemente Giustizia e un paese più civile. E Renzi è al 100% con noi in questa battaglia di civiltà.

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