martedì 15 luglio 2025

DOPO 15 ANNI IL PROCESSO PER L'OMICIDIO DI ANGELO VASSALLO




                                


Angelo Vassallo sindaco di Pollica


A Stefano Mensurati del GR 1 che lo raggiunge per telefono per intervistarlo Antonio Vassallo, figlio di Angelo il sindaco pescatore di Pollica crivellato di colpi dalla camorra, manifesta una legittima soddisfazione, più di una gioia intima giacchè quel giorno del novembre 2024 erano stati arrestati quattro presunti assassini di suo padre di cui non si era mai parlato. Tra questi un colonnello dei carabinieri e un brigadiere.

Sembrava che la giustizia fosse impossibile da ottenere e da raggiungere per la tragedia di Angelo, ucciso quella sera del 5 settembre 2010 dopo le 21 ad Acciaroli, ridente cittadina della meravigliosa costa cilentana. Invece così per fortuna non è stato.

Ora le distanze della giustizia sembrano essersi accorciate. Mancano appena due mesi all’inizio del processo durante il quale mandanti ed esecutori dell’omicidio non potranno più nascondersi dietro alle losche macchinazioni per dare copertura a quelle mani assassine, sporche di sangue e di vergogna. Tutto dovrà essere alla luce del sole.

Ho provato a chiamare Antonio Vassallo nel suo ristorante ad Acciaroli, il Rosso e il mare. Una sorta di magnifico rifugio per chi ama tradizioni e storia di questa generosa terra. Mi ha risposto con il piacere di parlare con chi vuole aggiungere un altro tassello alla conoscenza di una vicenda, per quanto arcinota, ma in ogni caso da divulgare ancora perché il malaffare sia definitivamente sconfitto. Non c’è pubblicità che basti.

Mi è piaciuta la sua legittima soddisfazione perché alla sbarra compaiano una buona volta i responsabili del delitto, coloro che si sono sporcati le mani per spegnere la vita di un uomo buono e giusto, un sindaco perbene, una persona conosciuta non solo in Campania ma anche altrove. 

Era inevitabile che si arrivasse a una conclusione del genere. Ma non è detto, sostengono alcuni, lasciando intendere che le vie del male sono infinite e non cessano di far sentire il loro peso. La complicità è sempre in agguato e ha risvolti imprevedibili. 

Ora non rimane che attendere.    



 

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