mercoledì 16 luglio 2025

CRISI IDRICA, MANCANO 50 MILIONI DI MC PER L'IRRIGAZIONE




                             


     

Il bilancio suscita non poche preoccupazioni, oltretutto alla luce delle normali richieste della Puglia che continuano a ricevere dalla Basilicata risposte esaurienti, nonostante la situazione di alcuni invasi, anzitutto Monte Cotugno e Pertusillo, mostri un deficit di 50 milioni di mc rispetto al 2024. 

Una risorsa non certo inesauribile, mentre si continua a vedere nella Basilicata il grande serbatoio cui approvvigionarsi , come sempre del resto, anche se gli anni delle disponibilità massime sembrano e sono lontani.

La conferenza stampa di Carmine Cicala ha posto l‘accento su criticità e disponibilità reali, nell’ambito di una programmazione inevitabilmente attenta per l’oggi ma con lo sguardo rivolto al medio lungo periodo.

Cambia in effetti il rapporto con la Puglia , alla quale si chiede  maggiore oculatezza nella gestione comune dell’acqua per le campagne allo scopo di tenere in piedi l’attuale sistema produttivo in un clima di rapporti in cui una stretta collaborazione si traduca in uno sforzo quotidiano anche nel rispetto delle peculiarità della Basilicata, con il Metapontino, il Lavellese e altre aree in prima linea. La diga di Conza, in Campania, è uno dei punti nevralgici per l’approvvigionamento dello schema Ofanto. Ma ciò che conta, sostiene Cicala, è il giorno per giorno con le verifiche e il rispetto dei piani di utilizzo dell’acqua.

Un confronto attento è in atto, a giudicare dal cronoprogramma che Regione Basilicata, Consorzio di Bonifica e altre realtà si sono imposti. Unica possibilità questa per un controllo costante della situazione in atto.

Circa 25 mila ettari sono interessati alle culture primaverili ed estive tuttora in atto. Una cifra di tutto riguardo che impone criteri innovativi, improntati tuttavia alla massima razionalità nell’impiego della risorsa.

Un confronto serrato è in atto, annuncia Cicala, come unica possibilità per guardare al futuro.


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