sabato 21 aprile 2018

MATERA COME EXPO

                          
Turisti a Matera  (foto De Rosa - Riproduzione riservata) 


A pensarci bene Matera 2019 racchiude in sé una gran mole di contenuti che  probabilmente vanno finanche un tantino al di là della semplice, per quanto alta e qualificata, capacità di Expo. 
Non certo per sminuire il peso della vetrina internazionale, occorre tuttavia sottolineare la straordinaria vocazione rupestre di Matera, i contenuti della sua antica civiltà, i gioielli di arte e cultura di ieri e di oggi. Tutte caratteristiche tali da includere un passato da sogno raffrontandolo a un presente costruito sull’onda della scienza e della tecnologia: le enormi parabole del centro di Geodesia spaziale sulla Murgia sono autorevole testimonianza dei risultati conseguiti nella osservazione del cosmo e delle radiostelle, le quasar che brillano a milioni anni luce di distanza raggiunte con potenti segnali radio.
Se questa è la posta in gioco, non sembra facile seguire un percorso unitario in cui tutti, davvero tutti, possano ritrovarsi senza dividersi. Alcuni motivi di contrasto stanno emergendo. Sicchè  enti, istituzioni, realtà presenti sul territorio, singoli rappresentanti della politica, associazioni ambientaliste e culturali, ma soprattutto Regione Basilicata e Università, senza escludere la Fondazione, sono i motori della sfida che inizierà il prossimo 19 gennaio per poi proseguire. Si, una sfida che non si esaurirà alla fine del 2019 ma dovrà avere un seguito per costruire nuovi elementi di attrazione e di interesse, non solo culturali.
Il governo regionale fin qui ha dato prova di essere all’altezza di quanto si delinea all’orizzonte. Ragion per cui la catena degli interventi e delle iniziative non solo non deve spezzarsi, ma dovrà rafforzarsi in vista di un futuro già iniziato peraltro.
Alla luce di tutto questo, il ruolo della città appare indubbiamente prioritario. Per cui sarà utile che il sindaco De Ruggeri faccia appello al suo dinamismo di sempre per raggiungere e superare uno per uno tutti i traguardi. Ma anche tutti gli ostacoli, assolutamente inevitabili. Dovrà vestirsi dei panni di un atleta dal fiato lungo e correre guardando avanti. Senza stancarsi ma trovando sempre nuova linfa.  

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