sabato 30 dicembre 2017

"IL PAESAGGIO, IL MUSEO PIU' IMPORTANTE DELLA BASILICATA"

                                                              
Francesco Pietrantuono (foto Angelo Capasso)
                                                        

Valli, rocce, anfratti, montagne irriducibili. Cime che sfidano il tempo come il Dolcedorme, il Pollino, il Volturino o il Pierfaone, il sacro monte di Viggiano sferzate dal sole e dalle intemperie. E non perdono quel fascino inconfondibile.
Il paesaggio rappresenta il punto di approdo di un percorso lungo e non certamente facile che vede la Basilicata al centro dell’interesse internazionale: non solo Matera 2019, non solo il Capodanno Rai ma diversi segnali sottolineano l’impegno a imprimere una svolta al cammino di questa terra del Sud che vede scienza e umanesimo, tecnologia e progresso marciare di pari passo, nonostante sul tappeto ci siano altri problemi da affrontare. Altri nodi della vita di ogni giorno.
I giovani in prima linea nell’incontro di fine anno organizzato dal responsabile dell’ambiente, Francesco Pietrantuono, con i ragazzi che si sono distinti alla maturità di luglio con il saggio breve riguardante il rapporto uomo natura. Tema eterno, questione esistenziale e non solo meramente teorica. In ordine alla quale gli studenti, ormai universitari, hanno mostrato grande consapevolezza e davvero straordinaria sensibilità.
L’incontro fa da sfondo allo scenario tracciato le scorse settimane per dare al paesaggio lucano una collocazione ben precisa nel panorama di una Basilicata tutta da far conoscere e valorizzare adeguatamente in cui spicca la definizione del Soprintendente Canestrini che vede nel paesaggio il vero museo di questa terra. 
Piani paesaggistici, risorse, parchi, tutela dell’esistente fino al punto da scongiurare un danno irreparabile a causa del petrolio e del nucleare, ma anche di altro.
I giovani a diretto contatto con la politica e le istituzioni, una bella sfida. Non una passerella, dunque, ma il richiamo a una stagione diversa in cui ambiente e territorio siano davvero sotto il controllo delle nuove generazioni. Una democrazia viva e partecipata che certo non è facile realizzare. 
                          
Il lago del Pertusillo (foto R.De Rosa)

     

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