mercoledì 13 dicembre 2017

VENOSA: SANITA' A TUTTO CAMPO



La sanità apre al territorio. Questioni sociali e problemi legati alla salute, ma anche il tema delle eccellenze nei vari settori della medicina,  sono stati il punto focale del dibattito a Venosa, in occasione di un consiglio comunale aperto, che ha affrontato tra l’altro i nodi delle dotazioni tecnologiche del nosocomio, strumento indispensabile per un sanità al passo con i tempi. Non solo. Un apparato capace di proiettarsi in una dimensione ben più vasta dell’ambito localistico e di essere, di conseguenza, punto di attrazione per i pazienti non solo lucani. Ecco l’obiettivo che corrisponde a uno sforzo per raggiungere livelli di qualificazione al passo con le esigenze sempre crescenti della comunità che si estende, per ovvie ragioni, fino ad avere caratteristiche ben diverse dall’utenza degli ospedali di zona, spesso incapaci di fornire una risposta di alto livello a determinate patologie importanti. 
Del resto Venosa è una frontiera aperta alla vicinissima Puglia, alla Campania con una utenza in netta crescita per quanto attiene all’oculistica, un punto di forza del nosocomio della città Oraziana.
Pittella ha ricordato le tappe di un lungo cammino che trova nell’elisoccorso notturno un punto di forza da non trascurare. Non certamente l’unico. 
La sanità lucana ha compiuto, negli ultimi anni, passi significativi. Un dato incontrovertibile che rivoluziona finanche il vecchio concetto della scienza, intesa come appannaggio esclusivo di un centro sempre più centro e di una periferia destinata ad una marginalità sempre più marcata. Oggi invece, proprio nella piccola Basilicata, la periferia sa essere centro, grazie a politiche di crescita supportate da investimenti di tutto rilievo. Basti pensare alla reumatologia, diretta fino a qualche mese fa, dal prof. Olivieri, purtroppo prematuramente scomparso. Ma anche all’assetto del San Carlo di Potenza, diretto da Rocco Maglietta, senza escludere per questo l’ospedale Madonna delle Grazie di Matera dotato da tempo di apparecchiature estremamente avanzate dal punto di vista tecnologico. 
Certo, il cammino da fare non è brevissimo. Ma l’impegno volto a cambiare tradizionali assetti, superando vecchie incrostazioni, sta dando i suoi frutti. E’ il segno distintivo di una buona politica dalla quale dipende la buona sanità.    

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