mercoledì 23 dicembre 2015

MIGRANTI: PITTELLA INDICA LA BASILICATA COME UN ESEMPIO DA SEGUIRE



                                   



"La piccola Basilicata sa distinguersi, e se gli altri in Europa facessero come noi forse una risposta migliore la si potrebbe dare al grave problema dei migranti, destinato a dominare la scena internazionale, almeno per un ventennio se non di più. Un fenomeno inarrestabile, peraltro senza soluzioni possibili allo stato delle cose."
Il Presidente della Regione, Marcello Pittella, non ha dubbi. In occasione dell'accordo per un razionale impiego dei migranti nelle attivitá di volontariato parla con convinzione delle scelte fatte e di quelle da fare, sul terreno della solidarietà che non distrugge,  anzi fortifica la struttura morale e l'intero apparato di una terra che nel campo dell'emigrazione ha scritto tante pagine, soprattutto nel secolo scorso, se non ancora prima, ai tempi dei viaggi interminabili sui piroscafi con le valigie di cartone.
L'accordo siglato tra Regione Basilicata, le  Prefetture di Potenza e Matera, l'Upi e l'Anci è un traguardo da non trascurare, tutt'altro. Anzi riveste un valore politico straordinario e una eccezionale valenza, ha sottolineato nella introduzione Pietro Simonetti, presidente della task force migranti, che non possono in alcun caso sfuggire nel clima di incertezza e di terrore che accompagna gli sbarchi. Tra l'altro, proprio in questi giorni si è appreso il dato allarmante dei 700 bambini morti nelle traversate del terrore e della speranza.
Gremito di rifugiati il salone del governo lucano dove si è svolto l'incontro. Giovani donne e ragazzi di colore che hanno raggiunto la Basilicata con mezzi di fortuna e tanti operatori del settore. 
Pittella ha dato l'immagine di questa terra del Sud capace di aprirsi al mondo:  è il  commento registrato nel corso dei lavori della conferenza, insieme alla soddisfazione per un primo risultato raggiunto. Il protocollo è una sorta di garanzia dell'accoglienza, una specie di viatico in grado di dissipare il dubbio tremendo e l'incertezza del domani.
Certo, la Basilicata non può rimanere da sola ad affrontare questo ed altri sforzi, resi necessari per dare all'accoglienza prospettive non precarie e sbocchi concreti. 
Una lettera è stata inviata al Governo per affrontare i nodi dell'accoglienza e di un inserimento di questi giovani nei meccanismi di una societá ormai multietnica e capace di aprirsi a nuovi sviluppi. 
La cultura della solidarietá appartiene al Sud, ha ribadito da Pietro Simonetti, con esplicito riferimento agli scenari che si delineano e alle prospettive, ma pure all'azione finora svolta dalla Basilicata. 
Una giusta collocazione dei migranti nei meccanismi della crescita del Paese è un punto di approdo, e non una partenza verso lidi sconosciuti, verso destinazioni incerte. Come purtroppo è accaduto ai protagonisti di questa giornata, fortunati per essere vivi. 

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