lunedì 20 aprile 2015

IL PRIMO CONVEGNO DEI GRUPPI DI PREGHIERA DI PADRE PIO IN BASILICATA

Mille volti e tanti cuori aperti alla carità 

                               
          Il corteo dei Gruppi di Preghiera a Viggiano (foto di Michele Martino)

I laici, prima di tutti gli altri, parlano di Padre Pio. Uomini che vivono la sua esperienza di fede e di amore per il prossimo davvero ogni giorno, anzi ogni istante della loro vita professionale che diventa  esperienza personale e umana di alto profilo.
In occasione del primo raduno dei Gruppi di preghiera della Basilicata, tra gli interventi più toccanti quelli del direttore generale di Casa Sollievo della Sofferenza, Domenico Crupi, e del direttore sanitario, Domenico Di Bisceglie. Entrambi eredi della tradizione di San Pio, della sua fede e del suo pensiero.
L'ospedale di San Giovanni Rotondo continua a essere, infatti, una mano tesa verso l'umanità sofferente, senza distinzione di credo politico, di colore della pelle. Di razza e di provenienza dei malati ai quali Padre Pio volle che si dedicasse tutto l'impegno possibile, nel segno di una solidarietà evangelica, ispirata all'amore per il prossimo e al perdono dei peccati. Una solidarietà costruita su basi vere.
Crupi e Di Bisceglie hanno portato a Villa d'Agri una testimonianza davvero straordinaria: si è potuto comprendere in tal modo che l'ospedale di San Giovanni Rotondo era e rimane il vero miracolo di Padre Pio.
Investimenti in apparecchiature di avanguardia, capacità di gestire anche le emergenze più delicate:  una crescita proiettata verso traguardi importanti della medicina,  con metodiche d'intervento degne dei centri di maggior prestigio al mondo. Non solo in Italia.
E poi la trasparenza, il sacrificio, la corretta  gestione dei fondi. Questo le scenario in cui si muove Casa Sollievo, oggi, guardando al domani ancora più impegnativo per le sfide che attendono già l'intera struttura.
La giornata lucana dei Gruppi di preghiera, organizzata in Val d'Agri, è ormai affidata alla storia della Chiesa. Centinaia di pellegrini hanno assistito alla solenne celebrazione della messa che ha commosso tutti i presenti nella splendida cornice della basilica di Viggiano, dedicata al Madonna del Sacro Monte, protettrice della Basilicata. 
Fra Carlo Leborde, segretario dei Gruppi, all'omelia ha ricordato l'amore di Padre Pio per la Madre di Gesù, per Maria che lo accompagnava all'altare quando il santo frate celebrava la messa delle cinque del mattino. Non era solo a rivivere il sacrificio del Golgota: lui, avversario di satana, nemico del male. Mediatore tra il Cristo risorto e l'umanità delle grandi, interminabili guerre.
Ma l'omaggio più autentico delle migliaia di fedeli all'umile figlio di Pietrelcina é stato il lungo corteo che ha attraversato Viggiano per raggiungere la basilica. Una processione con tante voci, con tanti volti. Con mille esperienze. Con le suppliche alla Vergine perché l'umanità del nostro tempo non finisca nel precipizio del male. Ma riesca a frenare la corsa  delle guerre e dell'odio che distrugge gli uomini e li rende schiavi gli uni degli altri. 
Il pensiero di Padre Pio e la sua azione concreta, il suo vissuto incontrano il quotidiano, la verità del nostro tempo con migliaia di sbarchi di disperati sulle coste italiane e con tante vittime che concludono la loro vita annegando in mare. Colpa dell'odio, delle guerre, dei governi. Una dimostrazione netta delle lotte per il potere e il predominio, in grado di annientare gli uomini. L'odio che non conosce l'amore di Padre Pio per l'umanità smarrita. Per i più deboli. Per i poveri e i diseredati. Ma soprattutto per i peccatori ai quali il Frate cerca di restituire la dignità di figli di Dio.
Appuntamento in Basilicata tra un anno per il secondo raduno dei Gruppi. Frattanto un nuovo seme è stato messo a dimora in questa terra.

Nessun commento:

Posta un commento