sabato 19 luglio 2014

LA RIVOLUZIONE DELL'ENI



C'è da convincersi che l'unica, vera rivoluzione nella Basilicata del dopoguerra la sta facendo l'Eni che ha decisamente trasformato il volto di questa terra e ne ha cambiato addirittura la stessa fisionomia. Sta anzi  finanche modificando la mentalità  della gente, prima infastidita e allarmata dalla presenza delle trivelle. Ora, invece, persuasa della convivenza inevitabile con il petrolio. Non è poco quanto al passaggio da una cultura spesso banalmente contadina alla consapevolezza di essere il primo giacimento di greggio in terra ferma, a livello europeo per quanto con ricadute assai modeste sulla situazione economica e con una disoccupazione da record negativo.
Ma questa consapevolezza ha un prezzo: Renzi se la prende con i comitatini lucani che impediscono di aumentare rapidamente le estrazioni di greggio e dá una sberla alla  piccola regione del Sud, destinata a essere insignificante dal punto di vista geopolitico. Lui stesso ne parla per sentito dire.
Il cane a sei zampe è autore non solo di questa rivoluzione, ma di un cambiamento di rotta nel destino produttivo dei lucani. Un'ipotesi destinata  a realizzarsi davvero?
"Sta nascendo in Basilicata un distretto dell'energia che va ben oltre quello di Ravenna,  con la possibilità  di diventare un polo di riferimento per il Mezzogiorno ma anche  per l'intero Mediterraneo." 
Ad annunciare un obiettivo del genere, straordinariamente ambizioso, è il Vice Presidente del distretto meridionale, Ruggero Gheller, nel corso della presentazione del Report ENI 2013 a Potenza.
Clima delle grandi occasioni alla Camera di Commercio, messa praticamente a disposizione dell'evento. Circostanza in ogni caso importante, se non altro per la miriade di dati e di notizie, tra i quali un posto di primo piano spetta alla consistenza delle estrazioni, all'occupazione diretta e indotta pari a 2881 persone, precisa Gheller con puntualità tutta milanese oltre all'accento, e alle royalties da non intendersi come un vitalizio. Sia ben chiaro. Tutt'altro, poiché di cristallizzato non c'è davvero nulla, vien detto chiaramente nel corso dei vari interventi degli esponenti della compagnia petrolifera. Tutto dipenderà  dal consenso all'aumento delle estrazioni e dalla disponibilità ad autorizzare  le varie richieste, senza frapporre limiti nè ostacoli.
Occasione importante tuttavia anche per il Parco nazionale dell'Appennino, le cui volontà sono state chiaramente illustrate dal Presidente Totaro, il quale richiama tutti al proprio dovere. Il Parco è una sentinella dell'ambiente. Utile e necessaria  e anzi indispensabile per una crescita equilibrata del territorio. Sicchè ha un valore aggiunto, a patto che istituzioni e governo comprendano fino in fondo il peso della particolare area protetta, sorta proprio nel cuore del petrolio. Verrebbe da dire il petrolio del parco e non il parco del petrolio...
Possono dunque convivere le due entità?  Ciò deve essere possibile a tutti i costi. Lo riconoscono i rappresentanti dell'Eni, a cominciare  dallo stesso Gheller, e lo sottolinea con vigore il  Presidente dell'Appennino lucano facendo notare il ruolo prioritario dell'ambiente per creare nuova e qualificata occupazione e nuovo sviluppo. Beninteso. Ma anche per dare dignità al passato dei lucani con le aree archeologiche, i siti culturali, le zone a vocazione turistica. 
Ma qual è in tutto questo scenario il ruolo della Regione? Francamente se n'è parlato poco in sede di Report, per quanto si debba riconoscere la necessitá di uno sforzo teso a evitare che la Basilicata sia soltanto un serbatoio di acqua e di petrolio. Del resto il Report 2013 ha messo in vetrina l'Eni, con i suoi uomini ma soprattutto con le sue volontà tra le quali spicca l'ipotesi di non andar via dal territorio lucano  prima di trenta o quarant'anni. Un arco di tempo in cui potrà  accadere davvero di tutto. C'è da augurarsi che si possa trattare di eventi utili alle popolazioni e alla crescita economica. Altrimenti per il destino della Basilicata la grande rivoluzione non avrà molto senso.
    

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