martedì 26 novembre 2013

FILIPPO BUBBICO "SIAMO IN GRADO DI GARANTIRE LA SICUREZZA"



Quindicimila agenti di Polizia in meno. Altrettanti carabinieri e  guardie di Finanza mancano all'appello in seguito alla forte riduzione di risorse che diventa un boomerang per la vita del Paese, soprattutto nelle aree a maggior rischio dove la delinquenza organizzata e le tante mafie sono un pericolo costante.
Il capo della Polizia, il prefetto Pansa, lancia l'allarme dal Viminale mettendo in evidenza che, a fronte di una stretta così severa ai rubinetti della spesa, il Ministero non è in grado di intervenire con la necessaria tempestività e adeguatezza per dare risposte ai cittadini. Situazione di vera emergenza, dunque, anche per i custodi dell'ordine pubblico, peraltro giá nota da tempo: le auto della polizia senza benzina sono uno dei paradossi del nostro tempo. Un'icona della crisi, e un pericoloso segnale.
A Pansa risponde il Senatore Filippo Bubbico, vice ministro dell'Interno, che dai microfoni di Prima di Tutto (la trasmissione di Radiouno Rai) ribadisce l'assoluta capacitá di garantire la sicurezza lá dove nel Paese ce ne sia  bisogno. E certamente, al momento, le situazioni più problematiche sono quelle dei No Tav con le varie infiltrazioni negli scioperi e con attacchi durissimi ai cantieri dove si lavora per l'alta velocità. 
Nel corso della lunga intervista Filippo Bubbico sottolinea tuttavia l'impegno degli uomini e delle donne delle forze dell'ordine, spesso con grandi sacrifici personali, per non venir meno a quel dovere, civile e istituzionale, della garanzia delle libertá. Le dichiarazioni di Pansa, osserva Bubbico, vanno tuttavia lette in un contesto di valutazioni ben più ampio.
Certo, la questione non può non interessare a fondo il governo e il Presidente del Consiglio, soprattutto, giacchè peraltro si parla di evasioni generalizzate e di miliardi da recuperare che continuano a crescere. Ogni giorno. 
Il punto focale della crisi è proprio questo: migliaia di persone evadono per fronteggiare la ricaduta negativa della mancanza di risorse che mette in ginocchio l'intero Paese privandolo di cose essenziali. E d'altro canto migliaia di contribuenti sono soffocati dalle tasse e dalle politiche di Equitalia e dell'Agenzia delle entrate, che regione per regione e zona per zona procedono a campionature, a volte discutibili, per assicurare al fisco le necessarie entrate  distinte appunto per aree. Ma nonostante tutto il tetto delle evasioni si fa minaccioso in una situazione in cui sembra impossibile tenere  sotto controllo piccoli, grandi e grandissimi evasori. Senza considerare gli sprechi, che sono davvero all'ordine del giorno. 

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