In bici nel bosco ( foto da Internet)
Dà un senso di serenità e di quiete l’immagine delle città dell’Emilia, ma non solo, percorse da moltitudini di ciclisti che si spostano da un capo all’altro senza bisogno di ricorrere all’auto o alla moto. Quasi uno spettacolo insolito che si ripete fino al punto da indicare la bici come possibile protagonista di un turismo ecocompatibile e in ogni caso rispettoso del clima.
Secondo Legambiente la Basilicata ha visto crescere di oltre 10 punti percentuali la sua vocazione cicloturistica, passando dal 7 al 17 per cento in termini di adesione a questa nuova forma di turismo, ispirato alla lotta agli inquinamenti e soprattutto al ricorso ai mezzi tradizionali. “Un settore dalle grandi opportunità” lo ha definito Michele Casino, responsabile delle attività produttive in Regione, intervenendo al Bike forum, promosso da Apt e Regione Basilicata.
Intorno a questo comparto, praticamente nato dai piccoli numeri, si sta consolidando una imprenditoria disposta a investire e a credere nello sviluppo del settore, per buona parte autopropulsivo e sostenuto già da interventi cospicui. Si parla di 2 milioni di euro, finora.
Tutto in effetti autorizza a ritenere che possa trattarsi di una svolta, anzitutto nel modo di intendere la mobilità, un tema del quale si ritorna a parlare quando piccoli e grandi centri sono invasi dallo smog e tanti temono per la salute dei propri figli, soprattutto bambini in età scolare ammalati di asma o di patologie respiratorie.
Il Bike forum apre una riflessione su argomenti con i quali siamo costretti a misurarci ogni giorno. Non è poco.
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