mercoledì 25 ottobre 2023

PER ELISA, BEN PIU' DI UNA FICTION


                        
            
               Elisa sul set della fiction (foto R. De Rosa - riproduzione riservata)


Un film verità con al centro la famiglia Claps, vittima di un folle che ha troncato brutalmente l’esistenza della giovanissima Elisa. Creatura dolce e indifesa, nella vita di studentessa e sul set.
Un dolore infinito e irreparabile da mostrare al mondo intero.
Se questo era lo scopo del lavoro televisivo, bisogna riconoscere che l’obiettivo è stato centrato in pieno.
Perfetti tutti gli interpreti, abile la regia di Marco Pontecorvo. Eccellente il lavoro di squadra, sia nella realizzazione di un prodotto televisivo di alto livello quanto sotto il profilo umano, sociale del significato
di un dolore così lacerante e profondo tradotto in immagini.
Interpretare la disperazione dei familiari per l’omicidio di Elisa è il tratto distintivo della fiction che non vuole apparire soltanto come un film perfettamente riuscito, quanto mettere a nudo il significato dell’evento. Svelare il volto di un mostro, dei tanti mostri che lo hanno sorretto.
Soprattutto il ruolo di una minuscola città di provincia che assiste attonita e impotente alle macchinazioni dell’assassino e dei suoi complici, tanti purtroppo, ancora tanti, a trent’anni da quel 12 settembre del 1993.
Sulla scena risuonano nomi veri dei protagonisti della immane tragedia che non si cancella ma assume ogni giorno di più i contorni di un assassinio in piena regola.
A poche ore dal terribile evento, quel 12
settembre, il buio caló su Potenza mentre i familiari tutti non prendevano pace. Casa Claps si era trasformata in un inferno. 
La fiction parla al mondo intero e chiede giustizia. Quella giustizia arrivata solo in minima parte, finora. 


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