lunedì 12 giugno 2023

LA FINE DI UN PROTAGONISTA



E’ stato un protagonista, perché? Berlusconi ha voluto coniugare l’idea o, meglio, il progetto di una  liberal democrazia con il concetto della destra non populista e non autoritaria. Allontanata dal ricordo del fascismo. Un contributo che ha avuto indubbiamente il suo peso.

Protagonista anche e soprattutto per il vigore con cui ha fatto impresa in un clima non certo sereno sulla scena della Milano importante, la patria dell’economia e della grande finanza. Un dato reale, condivisibile o meno. La presenza ovunque lo ha caratterizzato, contribuendo a costruire quell'impero nella comunicazione e non solo. Ma in tanti settori, a cominciare dallo sport.

Berlusconi sarà ricordato indubbiamente come un personaggio che ha fatto parlare di sé, non certo le pagine del chiacchiericcio e delle pochezze politiche ma quel livello in cui si avverte che la politica ha il suo peso rilevante nella vita del Paese, fino a trasformarla alle radici, da cima a fondo. A coinvolgere ciascuno inevitabilmente, se non altro per gli effetti ai quali non ci si può sottrarre. 

Ora la valanga di agenzie, di commenti e di prese di posizione esprime un’infinità di pareri e punti di vista all’interno degli scenari  del momento. Si costruisce così la storia, non solo la storia politica.

Certo non sarà insignificante il vuoto che rimane, per l’assenza di una voce moderata, per la mancanza di quel richiamo a rifuggire da ogni estremismo. Per il peso della figura di un uomo. Per questa e per tante altre ragioni il dopo Silvio non sarà cosa di poco conto. Tutt’altro. 

Si parla, inoltre, dell’arte di Berlusconi di  rafforzare il rapporto con capi di Stato e di governo dei paesi stranieri mentre  Stefania Craxi piange al telefono in collegamento con il TG 1. Affiora alla sua mente il ricordo del padre, Bettino Craxi, un altro dei protagonisti capace di segnare la vita politica e istituzionale degli ultimi decenni rivoluzionari. Decenni dai quali deriva il mutamento radicale  della vita di tutti gli italiani, tutti davvero tutti. Un processo storico sul quale troppo poco si è riflettuto non solo da parte dell’alta politica, quanto delle realtà presenti sul territorio e sulla scena dell’economia. 

I cambiamenti intervenuti da Craxi in poi non sono  infatti poca cosa. La storia lo dirà a chiare lettere. E con la necessaria autorevolezza, non ci sono dubbi.


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