martedì 9 maggio 2023

IL GIORNO DELLE VITTIME DEL TERRORISMO E DELLA VIOLENZA



                               



Ricorre oggi il 45esimo anniversario del ritrovamento del corpo di Aldo Moro in un clima di desolazione e di morte. 

La mente va alle 400 vittime del terrorismo assassino in Italia, alle stragi, a quell’assurda ribellione contro le regole della democrazia e del vivere civile, e ciò avviene nel momento in cui un’aggressione immotivata a un popolo, quello ucraino, viene condotta con incredibile tracotanza da un uomo che ricorda oggi il contributo della Russia per sconfiggere il nazifascismo ed i campi di sterminio. 

L’attacco a cittadini inermi non è forse una forma subdola di  terrorismo, mascherata con le ragioni della guerra per affermare un diritto assurdo e ingiustificato a uccidere e distruggere?

Pe giunta si tratta di una guerra infinita, che cresce di tono e si fa sempre più minacciosa proprio nel momento in cui si cerca una via d’uscita al conflitto con varie iniziative. 

Quelli che vengono definiti crimini di guerra con torture, stupri e assurde forme di violenza personale non sono forse atti di terrorismo, davanti ai quali il mondo intero appare del tutto impotente e incapace di porre un freno. 

La pioggia di missili, i bombardamenti sul martoriato territorio dell’Ucraina sono destinati a protrarsi nel tempo, purtroppo. Questa la peggiore condanna per l’umanità intera. 

  

 

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