mercoledì 10 maggio 2023

DARAMIC, SEQUESTRATO IL SITO


                                

                          LA Daramic a Tito scalo (Potenza)



Sotto sequestro il sito della Daramic, un’azienda di Tito scalo a pochi chilometri da Potenza. Disastro ambientale e altre ipotesi di reato, molte in corso di accertamento da polizia giudiziaria, Noe e polizia provinciale, alla base del provvedimento. 

La Daramic è una delle aziende ritenute responsabili del vasto inquinamento che interessa da decenni l’area industriale di Tito, inserita a pieno titolo nella mappa nazionale dei siti più pericolosi, per la salute degli abitanti e per l’ambiente con gravi ripercussioni sulle falde acquifere sotterranee. 

La Basilicata vanta, si fa per dire, il secondo sito maggiormente inquinato nella zona di Pisticci - Ferrandina (la Val Basento), anch’esso da bonificare, dove in questi anni sono cresciuti a dismisura i casi di tumore o di malattie cardiovascolari imputabili, secondo osservatori qualificati, all’inquinamento dell’atmosfera e del suolo. Per giunta il Basento, per diversi chilometri in prossimità della foce, è ridotto a un canale putrido a cielo aperto in cui gli inquinanti di natura prevalentemente chimica si moltiplicano nel disinteresse generale.

Peraltro in passato erano disponibili i fondi relativi ad un progetto di bonifica mai attuato e rimasto soltanto sulla carta. Fondi che oggi potrebbero essere stati utilizzati, a livello nazionale, per altri scopi. 

Nella conferenza stampa Francesco Curcio, Procuratore della Repubblica a Potenza, ha sottolineato l’importanza del provvedimento di sequestro a tutela dell’ambiente e della salute. 

Da considerare, inoltre, l’estrema gravità della situazione dell’area potentina dove in passato ha operato anche la Liquichimica e dove sarebbero stati interrati, in epoche remote, rifiuti pericolosi tuttora non ancora rimossi.

Dunque, un primo significativo passo verso un’opera di tutela ambientale finora trascurata in modo superficiale e colpevole.

A Curcio sarà utile ricordare che esistono numerosi casi di inquinamento da amianto nelle coperture di vecchi edifici in pieno centro cittadino o nelle periferie. Il triste retaggio della Materit, nella Valle del Basento, è anch’esso un esempio di totale disinteresse per le tematiche ambientali nella verde Basilicata, la terra “al riparo” da bombe ecologiche e disastri di ogni genere. 

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