Una scuola a Lauria (Pz) |
In vista della ripresa delle attività, a Lauria la scuola si è dotata di tecnologie altamente innovative che consentiranno una idonea vigilanza sulla qualità dell’aria nelle classi, prevalentemente per scopi igienico sanitari.
Dei sensori, controllati da apposite centraline, forniranno infatti una serie di informazioni perché il personale docente e non sappia quando è necessario rinnovare l’aria nelle classi, soprattutto con lo scopo di ergere una barriera contro gli assembramenti e garantire un clima interno adeguato. 86 finora le classi monitorate con questa metodologia. Ciò sia per contrastare soprattutto il diffondersi del Covid, sia per migliorare la qualità della vita di allievi, dei docenti e del personale tutto nelle ore di permanenza a scuola.
Si tratta di un esperimento di alta tecnologia, il primo nel Mezzogiorno, presentato in una conferenza stampa dal sindaco, Gianni Pittella e da altri rappresentanti dell’Amministrazione locale, oltre ai dirigenti scolastici.
L’utilizzo dei sensori è già in uso in alcuni istituti del centro Nord con ottimi risultati ed è il frutto del lavoro di una startup, Fybra, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria negli spazi indoor sfruttando la ventilazione naturale e ottimizzando i sistemi di areazione.
Lo ha precisato il dottor Gaetano Lapenta, co-founder e Ceo di Fybra, precisando che gli impianti utilizzano sensoristica avanzata e algoritmi predittivi e adattivi per garantire salubrità dell’aria, comfort ed efficienza energetica.
Il Sindaco Pittella sostiene che la startup rappresenta un’eccellenza mondiale nel campo della ricerca e va per questo incoraggiata nella sua attività. Certo, un primato della scuola della Basilicata in un contesto meridionale ed europeo.
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