martedì 29 gennaio 2019

MATERA 2019, LA GRANDE SCOMMESSA PER IL FUTURO






                                                  

Il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri


 Non vi è dubbio che il 2019 sia uno spartiacque. La Basilicata e il Mezzogiorno entrano a pieno titolo in una dinamica completamente nuova di rapporti internazionali in cui dovranno essere valorizzate potenzialità e proposte che in passato hanno avuto scarso peso. Il Sud vale di più, d’ora in avanti? A sentire Mattarella c’è motivo di nutrire speranze vere sul terreno della concretezza. Non si tratta di facili illusioni. Nè di un ottimismo di maniera dettato dal grande successo della giornata inaugurale o dall’attesa della “festa”, con i protagonisti di mezzo mondo giunti in Basilicata per l’occasione. 
Alcuni importanti meccanismi sono già in funzione: la conoscenza del presente è un perno su cui dovrà fondarsi gran parte del risultato  auspicato e auspicabile per un futuro non lontano, con tutta la modernità di questa parte del Sud. Sicchè in uno scenario, che va ben oltre certi limiti tradizionali, il ruolo delle realtà presenti sul territorio potrà essere decisivo tanto quanto quello di altre componenti. Le strategie di Matera Capitale europea della Cultura sono state attentamente studiate a tavolino. Daranno i frutti sperati, non solo nel breve e medio periodo, ma in una visione ben più ampia? E qual è nella Matera di oggi il peso della scienza, della ricerca? Di un diverso protagonismo?
Domande che  rivolgo a Raffaello De Ruggieri, sindaco di questa Matera, e autore in passato di scelte importanti per il peso culturale della città che usciva dalla vergogna e si trasformava in un gioiello. 

La cerimonia inaugurale di Matera 2019 è da considerarsi una proiezione nel futuro della città dei Sassi, con precisi riferimenti alle sue eccellenze, al suo valore aggiunto, al suo passato che diventa presente. In che misura è possibile tutto questo?

"E’ possibile se si riescono a coniugare identità e innovazione, autenticità e tecnologia. E’ quello che stiamo facendo con il nostro progetto Matera digitale: un hub che ospiterà 14 imprese del settore hi-tech e che rappresenta il nucleo originario di quello che vorremmo che la città diventi nel prossimo futuro. E poi con la realizzazione con i parchi tematici della storia dell’uomo in cui, attraverso l’uso della tecnologia, racconteremo l’evoluzione dell’uomo dalla selce al silicio. Questo è il luogo che più di ogni altro può compiere questa operazione. Qui si possono osservare i buchi neri delle grotte paleolitiche e quelli dell’Universo attraverso gli strumenti del centro di geodesia spaziale dell’Asi che ha sede a Murgia Timone." 


Il tema della scienza. La città non è solo la città dei Sassi ma scienza e ricerca, oltre ad architettura e storia. Un punto di eccellenza da non sottovalutare affatto. Ma il turismo di massa, che si riversa su Matera, ignora la scienza. Il 2019 non può dimenticare questo fondamentale elemento di modernizzazione e sviluppo. Qual è in questo ambito, così delicato e importante, il ruolo del Comune, l’istituzione a più diretto contatto con i problemi del territorio.

"A breve si insedieranno nell’hub tecnologico, all’interno dell’ex convento di San Rocco, 14 imprese ad alta innovazione con la presenza qualificata del Cnr che a Matera porterà i centri di riferimento sui due nodi strategici dell’innovazione: la ricerca quantistica applicata alla sicurezza delle comunicazioni e quello dell’infrastruttura Dariah, una piattaforma digitale di ricerca per le arti e le discipline umanistiche, che permetterà alla città di diventare un polo europeo del settore dell’informatica e della scienza applicata alla valorizzazione conservazione del patrimonio culturale."


C’è un segnale politico da non trascurare nel dopo inaugurazione: il Ministro dei beni culturali ha assicurato nuovi fondi per i Musei di Matera. Che significato riveste, nel dialogo non facile, tra Comune e Governo. Un tentativo di ridurre i contrasti, di valorizzare un aspetto importante della vita e del passato di Matera. Il Governo intende avere un ruolo nella vicenda del 2019?

"Il Governo si è impegnato a sostenere la crescita della città con interventi concreti. Le differenze politiche non devono ostacolare la visione di sviluppo futuro del Mezzogiorno. I progetti legati alla crescita economica, alle infrastrutture, all’evoluzione sociale, non possono avere colore politico. In questo senso il dialogo con il Governo, non è mai stato difficile." 

La sfilata inaugurale è stata caratterizzata dalla presenza dei teli dei migranti, indossati da persone di colore. Ma questo aspetto ha avuto un risalto scarsissimo. Perché sindaco De Ruggieri?


"Per noi quell’iniziativa ha avuto un significato molto forte e lo abbiamo messo in evidenza. Il perché non abbia ottenuto il sufficiente rilievo mediatico fa parte delle dinamiche legate al mondo dell’informazione che probabilmente ha preferito privilegiare altri aspetti della cerimonia inaugurale." 

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