domenica 20 gennaio 2019

IL "PASSAPORTO" DI MATTARELLA


                        

Folle di turisti per Matera 2019 (foto Vito De Rosa)

Mai come in questa circostanza la visita del Presidente della Repubblica a Matera, in occasione della giornata inaugurale dell’anno di Capitale europea della Cultura, ha determinato le condizioni per una svolta nel modo di intendere la città dei Sassi all’interno delle dinamiche del Sud. E del Paese nel suo complesso. 
“Dal riscatto di Matera parte il riscatto di tutto il Sud” ha affermato il Capo dello Stato nella convinzione di tramettere un impulso a Governo e Regioni perché si aprano nuovi scenari e nuove, concrete prospettive. Non solo proclami di facciata e, meno che mai, frasi celebrative incapaci di dare sostanza a una inversione di marcia. Ma un invito alla politica a operare risolvendo vecchi e nuovi squilibri, ataviche diseguaglianze che non fanno bene. 
Al tono accorato di Sergio Mattarella ha fatto riscontro una sorta di pragmatismo governativo del premier Conte che riflette non poche preoccupazioni e tante perplessità di fronte agli scenari odierni e a quelli futuri: “Servono investimenti ma anche la volontà di progettare il futuro.” Progettarlo in maniera diversa rispetto al passato, tenendo conto di mille variabili e soprattutto della possibilità di mettere in moto la macchina di uno sviluppo capace di crescita e occupazione. Di lavoro. Di certezze.
La diretta di RAI Uno ha consolidato queste indicazioni, rendendo giustizia a una cultura fatta di tante componenti e di contenuti legati al quotidiano. La ribalta di Matera non è un regalo alla Basilicata di oggi con lo sguardo rivolto al passato. Ma un invito a prestare attenzione alle risorse umane, naturali, paesaggistiche, storiche e scientifiche: la terra del petrolio, dell’acqua, dei grandi boschi e dei Parchi è un’offerta alla comunità internazionale da valorizzare a tutti i costi. Senza esitazione e lontano da certi compromessi che hanno ridotto in passato questa terra a una periferia, considerata spesso anonima e incapace.

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