sabato 22 dicembre 2018

LA SCOMPARSA DI ANTONIO MASINI



Il cavallo di Antonio Masini per la copertina del mio romanzo Collimpiso:  un pensiero nobile e sincero, come tutta la vita e l’esperienza professionale del pittore. 
Alla notizia della sua morte ho ripreso nelle mani Collimpiso e ho ripercorso l’itinerario che portò Antonio, circa venti anni fa, a ragionare sul cavallo che era il mezzo di trasporto con cui Duret de Tavel raggiunse il Pollino in quel lontanissimo 1807, provenendo dalla Francia.
C’è in quel dipinto tutta la personalità dell’artista lucano. Nativo di Calvello, un piccolo centro della provincia di Potenza, Masini aveva dedicato la sua vita alla ricerca di forme pittoriche originali che potessero esprimere l’identità di un popolo attraverso i suoi colori e la magia dei suoi pennelli. 
Per questo la scomparsa di Masini addolora tutti, specialmente chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e di capire da cosa derivava la sua arte, il sentimento profondo di una cultura non comune. 

  

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