venerdì 28 luglio 2017

A LEZIONE DI BIODIVERSITA'


                                
L'inagurazione della mostra sulla biodiversità a Potenza (foto R.De Rosa)


Dopo la presentazione in Senato, con l'intervento del Presidente della Basilicata Marcello Pittella, è stata la volta di Potenza. La mostra del Ministero dell'Ambiente "A passi di biodiversita' " aggiunge un'altra tappa importante al suo cammino da Nord a Sud dell'Italia per far conoscere non solo caratteristiche e peculiaritá del bene ambiente, quanto la sua proiezione nel futuro.
Nella cornice del Museo a Santa Maria, storico quartiere periferico della cittá, introduce Vincenzo Fogliano, direttore del Parco nazionale Appennino lucano, Val d'Agri, Lagonegrese tracciando un profilo delle enormi risorse che la mostra itinerante del Ministero dell'Ambiente punta a salvare dalle distruzioni e a mettere a frutto in una dinamica non certo meramente protezionistica ma propria di uno sviluppo possibile. Compatibile è un tecnicismo forse superfluo. La parola passa poi al Presidente dell'Appennino Mimmo Totaro. Proposta numero uno: insegnare a conoscere la biodiversitá e ad amare il Parco nazionale più giovane del Sud. Grande sfida sostiene Totaro con la passione e lo slancio che gli sono propri. Poi Franco Mollica, Presidente del Consiglio regionale, con un passato alle spalle di profondo conoscitore dei temi dell'ambiente e delle aree protette. Quindi è la volta di Francesco Pietrantuono, responsabile dell'ambiente nel governo della Basilicata: intelligente e colto il suo intervento non lunghissimo che qualifica la mostra come un esperimento da tenere nella giusta considerazione: anzi un monito a preservare per valorizzare.
In chiusura il Presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi, che lancia messaggi a cittadini e forze politiche sul significato delle zone interessate dai vari livelli di protezione e fa il punto sul ruolo dell'Ente che presiede. Fino a che punto il Parco è compatibile con il petrolio? Interrogativo non da poco che presuppone un'unica risposta possibile, anzi compatibile: proteggere il territorio, l'ambiente e la gente che vi abita. Anche questa una sfida, ovvio. Anzi la sfida delle sfide sulla  quale peraltro concorda pienamente anche l'Ispra, l'istituto per la salvaguardia e la ricerca ambientale. Condividendo l'impostazione data finora alla gestione da Totaro e Fogliano, il direttore dell'Ispra, Giuseppe Cosentino, non esita a sottolineare il tema della cultura dei Parchi, nell'attuale momento in cui la mano dei piromani sta provocando disastri di gravitá inaudita. E senza precedenti, per giunta.
L'Ispra è presente in Basilicata sin dai tempi dell'inchiesta della Procura di Matera sulla Trisaia di Rotondella. Una presenza qualificata, attenta, al passo con la scienza. Ora l'Ispra è chiamata a occuparsi delle vicende del petrolio: una scelta altamente positiva che la Regione ha compiuto. Bisogna riconoscerlo.

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